© Getty ImagesFIRENZE - «Ho scelto con la mia testa cercando di portare i migliori. In base al mio credo, a quello che abbiamo fatto negli ultimi due anni». Questo il giudizio del ct della Nazionale, Antonio Conte, in conferenza stampa a Coverciano sui pre-convocati per Euro 2016.
«Per adesso - ha continuato - i calciatori sono ancora 30 e devono essere scremati. Siamo arrivati a questo numero per via di infortuni e scelte. Ho pochi dubbi nella mia testa, ho già un disegno preciso e in questa settimana lavoreremo e valuteremo anche le condizioni degli infortunati. Ci sono ballottaggi tra due o massimo tre». Su Pirlo: «Ci siamo sentiti, abbiamo parlato. Ho mandato delle persone in America per sette giorni a valutare tutto, sia Andrea sia Giovinco e poi ho fatto delle scelte tecniche». Tra i 30 c'è anche Insigne: «Lui nuovo Giovinco? Per caratteristiche sono simili. Anche Sebastian giocava esterno in passato. Insigne può fare punta o stare tra le linee».
BLOCCO JUVE - «La difesa è il blocco Juve e per noi rappresenta la certezza da cui partire. Ho lavorato con loro tanti anni e mi auguro possano trasmettere tutto. Vengono da grandi successi, spero ci sia la loro spinta e che si possano bissare i successi anche in Nazionale». Il tecnico confida sulla linea arretrata meno battuta dell'ultima Serie A per ben figurare in Francia. Conte si è detto molto "concentrato" in vista del torneo, mentre la "preoccupazione è nociva". «Un allenatore non deve mai trasmettere ansia: sarebbe un messaggio negativo. Io voglio trasmettere concentrazione e che non si abbiano rimpianti».
LE AVVERSARIE DEL GIRONE - «Ai miei giocatori chiedo di sognare. La fortuna non è dalla nostra parte, ma mi auguro che nel corso della manifestazione la situazione cambi. Abbiamo fatto due test con Scozia e Finlandia, squadre fisiche come sarà l'Irlanda. Lo abbiamo fatto di proposito per capire il tipo di partita che ci aspetta». Sulla vicenda Izzo, invece, Conte ha preferito non dire nulla: «Sono situazioni particolari, non ho avuto modo di parlare con lui. Non l'ho fatto prima delle convocazioni e non l'ho fatto ora. Mi fermo qui».
