Moratti, addio Inter: «Resterò amico del Suning»

L'ex presidente dei nerazzurri: «Da tifoso spero in un forte rilancio dell'Inter»
Moratti, addio Inter: «Resterò amico del Suning»© LaPresse
Andrea Ramazzotti
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MILANO - Massimo Moratti lascia l'Inter ufficialmente dopo 21 anni di legame indissolubile. L'ex presidente nerazzurro ha ceduto le sue quote residue e ha commentato così il passaggio della maggioranza della proprietà nerazzurra da Thohir al colosso Suning (QUI LE FOTO DELL'ACCORDO): «Da tifoso spero in un rilancio forte dell'Inter e sono convinto che il Suning lo abbia già in mente. Resterò senza dubbio amico anche dei nuovi proprietari ma non c'è bisogno di una carica per me.

Mi ha telefonato il figlio di Jindong e lo stesso Jindong, sono stati molto carini con me. Mancini resta assolutamente». 

ECCO CHI E' IL SUNING GROUP

LA CERTEZZA - Massimo Moratti scommette sul Suning Commerce Group ed è convinto che i cinesi riporteranno in alto l’Inter. Nel giorno del suo addio ufficiale al club che ama più di ogni altra cosa, l’ex patron ha avuto parole di stima per i nuovi proprietari. “Ho parlato con Thohir e con il figlio del chairman e l’ho trovato un ragazzo molto sveglio e molto simpatico. Li ho ringraziati per le parole gentilissime che hanno detto in conferenza stampa e ho fatto loro gli auguri perché possano portare successi all’Inter. Jindong è una persona molto gentile, di grande concretezza. Da lui e da tutta la sua famiglia ho avuto un’ottima impressione”. 

IL 68.55% DELL'INTER PASSA AI CINESI

RILANCIO E MANCINI - Moratti è pronto a scommettere sui cinesi: “Come tutti i tifosi mi aspetto un rilancio che faranno al loro modo. Penso che lo abbiano in mente. Grandi acquisti già questa estate? Io credo di sì perché la loro volontà di farlo c’è. C’è tutta la storia del fair play finanziario della Uefa, ma credo che con il cambio di proprietà possano trattare le clausole o eventuali penalità. E questo dovrebbe dare maggiore libertà alla società. Mancini? Credo che abbiano la volontà di andare avanti con lui, ma se rinnoveranno il suo contratto va chiesto a loro”.

IO E THOHIR - Il petroliere ha poi parlato del suo rapporto con il socio che ha acquistato il suo 29,5% e poi lo ha girato ai cinesi. “Thohir ha preso in mano  una cosa molto difficile e ha cercato di fare quello che poteva fare. Quando ha visto le difficoltà crescere o ha capito che anche le future difficoltà sarebbero state ancora maggiori, ha avuto la capacità e la prontezza di passare ad un gruppo come si deve. Ha fatto bene. Io consigliere? No, mi piace rimanere come semplice amico. Non c’è bisogno di una carica. Il mio un addio definitivo? L’addio definitivo è quando uno col cuore molla una cosa, da quel punto di vista rimango sempre collegato per cui per me non è definitivo. Ai cinesi consiglio di affidarsi a chi conosce il territorio e vive in questo mare”.

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