LENS (Francia) - Una sfida Real, con una spruzzatina di Barça. Basta e avanza per dare luce all'Europeo con più squadre e meno gol del passato. Il match in questione andrà in scena domani sera, sul terreno dello stadio Bollaert-Delelis, a Lens, e metterà in palio la qualificazione ai quarti di finale di Euro 2016. Da una parte ci sarà il Portogallo di Cristiano Ronaldo, dall'altra invece la Croazia del compagno di squadra nei 'blancos' Luka Modric, oltre che del rivale in braugrana Ivan Rakitic. Un duello a tre, fra i due centrocampisti e l'attaccante, dal forte sapore di Liga spagnola, al termine del quale ci saranno vincitori e sconfitti senza appello. Chi perde va a casa e chi vince sognerà a occhi aperti, anche in relazione alla modesta cifra tecnica che esprime la parte sinistra del tabellone, dove solo il Belgio può far davvero paura sia a croati che a portoghesi.
LA FAME DI CR7 - «L'ho sempre detto che il mio sogno personale è di vincere un grande trofeo con il mio paese» le parole di CR7, alla vigilia. La squadra guidata da Ante Cacic ha dalla propria il pronostico, anche per come si è presentata a questo appuntamento: primo posto nel girone, dopo aver battuto anche i campioni in carica della Spagna. Ma non solo: un'evoluzione di gioco e di condizione progressiva, mista a grandi individualità. La Croazia possiede un parco giocatori davvero invidiabile, per spessore, capacità e fame di vittorie. Il Portogallo si è qualificato agli ottavi proprio nell'ultimo turno, dopo aver pareggiato con l'Ungheria e avere ritrovato il proprio trascinatore Cristiano Ronaldo, autore di una doppietta. Nei suoi piedi sono riposte le ambizioni dei lusitani che confidano, dopo il prolungamento del contratto con il Real Madrid, in una ritrovata serenità.
PARLA RAKITIC - «La ricetta per andare avanti è una sola: ripetere la partita contro la Spagna», l'idea di Ivan Rakitic. Il centrocampista ha spiegato che, negli ottavi contro il Portogallo, la Croazia «dovrà giocare al massimo, lottando al 100 per cento su ogni pallone. Siamo consapevoli che il Portogallo schiera un giocatore della forza di Cristiano Ronaldo, che è uno dei migliori al mondo, ma anche lui ha bisogno dell'apporto della squadra - ha aggiunto -. Adesso non pensiamo il trofeo, ma potremmo cominciare a farlo eventualmente dopo la sfida contro i portoghesi».
I PRECEDENTI - Il ct Cacic recupera Modric e Mandzukic, ma soprattutto fa leva sullo stato di grazia dell'altro interista, Perisic, per mettere le mani sui quarti. Cristiano Ronaldo, insieme a Nani, come sempre guiderà l'attacco portoghese. Il resto è pura statistica, con il Portogallo che - a dispetto del pronostico - ha sempre avuto ragione dei croati, nei tre precedenti, e senza subire reti. Il ct lusitano Fernando Santos si affida ai numeri e a CR7 per dare seguito alle proprie velleità che non hanno mai trovato riscontri in un torneo continentale. Chissà se può bastare con le 'furie a scacchi biancorossi’.
SVIZZERA-POLONIA, TOCCA A LEWA - Quattro gol fatti e uno subito in sei partite, tra Svizzera e Polonia. La sfida di domani a Saint Etienne, la prima degli ottavi di finale di Euro 2016, si presenta con statistiche non esaltanti, facendo presagire un incontro di scarso appeal spettacolare, acuito dall'importanza della posta in palio. Robert Lewandowski, uno dei giocatori più attesi del torneo, è ancora a secco, ma il suo ct, Adam Nawalka, non si preoccupa e guarda piuttosto «al grande lavoro che lui fa per la squadra». Curiosamente, nemmeno Vladimir Petkovic pensa solo alla punta del Bayern, ritenendo che se la sua Svizzera «saprà tenere il controllo del gioco, l'avversario non potrà fare male. La Polonia è un avversario compatto, infatti nel suo girone non ha subito nemmeno una gol, e molto pericoloso davanti. Noi dobbiamo comunque pensare soprattutto a fare la nostra partita, rimanendo concentrati ed esprimendo il nostro gioco» ha spiegato l'ex tecnico della Lazio, che vorrebbe prendersi la grande soddisfazione di portare la Svizzera a superare una gara a eliminazione diretta in un grande torneo per la prima volta dopo il lontano 1938. «Stiamo iniziando a prenderci gusto a stare tra i grandi e vogliamo proseguire nel torneo - ha aggiunto il tecnico -, ma in avanti dobbiamo essere più concreti e non dovremo lasciare spazio alle loro ripartenze. Per fare tutto questo ci vuole una grande concentrazione». Nawalka si è detto molto fiducioso sulla condizione dei suoi, «sia fisica, sia mentale. Siamo insieme da oltre un mese e ora, di partita in partita, la squadra gira sempre meglio - ha aggiunto l'allenatore -. Abbiamo lavorato per migliorare il gioco in difesa e ci siamo riusciti. Ora vogliamo migliorare la fase di realizzazione. Non abbiamo alcun problema con il fatto che Lewandowski non segna, fa un lavoro fantastico per il team e non voglio confronti con Cristiano Ronaldo. Sono contento che nella mia squadra giochi Robert».
GALLES-N.IRLANDA, BALE PER LA STORIA - Un derby inusuale, Galles-Irlanda del Nord: si svolgerà alle 18 del giorno dopo il terremoto 'Brexit', sarà arbitrato dall'inglese Atkinsons e, soprattutto, varrà l'accesso ai quarti di finale dell'Europeo, traguardo che nessuna delle due squadre, esordienti assolute, e i loro tifosi potevano immaginare prima di sbarcare in Francia. Il Galles, trascinato da Gareth Bale, è arrivato molto in alto in questo torneo, primo nel suo girone davanti all'Inghilterra e primo in assoluto per gol segnati, sei, tra tutte le 24 squadre del torneo, e il ct, Chris Coleman, teme che l'emozione possa rovinare tutto, mentre l'Irlanda di Michael ÒNeill, passata per il rotto della cuffia grazie al successo sull'Ucraina, si presenta all'appuntamento con l'animo leggero di chi ha tutto da guadagnare, comunque vada a finire. "Non possiamo permetterci di farci trascinare dall'emotività per il fatto di affrontare una sorta di derby - ha sottolineato Coleman alla vigilia -. Si è visto anche nella partita persa contro l'Inghilterra: abbiamo combattuto ma quando avevamo la palla non siamo riusciti a dare il nostro meglio, subendo l'emozione del momento". Bale non è di certo uno che si emoziona nei grandi appuntamenti, così come Ramsey e Allen, ma tanti compagni non hanno la stessa abitudine ai grandi palcoscenici e il tecnico sa di dover lavorare soprattutto sulle loro teste per evitare sorprese. A dare credito al Galles è anche Francesco Guidolin, da qualche mese alla guida dello Swansea, secondo il quale "può stupire ancora". L'Irlanda appare spavalda: O'Neill, in dichiarazioni a giornali nordirlandesi, si è detto convinto di poter sferrare al Galles un colpo da ko, mentre l'attaccante Kyle Lafferty, ancora a secco, prevede una partita "tipicamente all'inglese, la spunterà chi avrà più voglia. Per questo siamo convinti di battere il Galles e andare ai quarti". Uno dei punti di forza degli irlandesi è il portiere McGovern, inserito da l'Equipe nella top 11 del torneo dopo i gironi. Domani dovrà fare gli straordinari contro il fromboliere Bale, l'attaccante che nel torneo più di tutti ha tirato in porta (11 volte) e segnato (tre gol, come Morata). Per molti, saranno loro gli uomini derby.