MONTPELLIER - Antonio Conte saluta, il futuro è il Chelsea e Londra, ma il giorno dopo non può ancora essere solo domani. si commuove (GUARDA LE IMMAGINI), fatica a parlare, gli occhi rossi. Un applauso scioglie l’emozione, ma l’inizio è emotivamente forte: «Avevo detto che emotivamente ero e sono molto coinvolto, oggi più di ieri, perché realizzi che è finita. Dispiace, ma dispiace tanto per i ragazzi, per me è stato un grande onore allenarli, mi hanno dato veramente tutto quello che avevano».
Ringrazia lo staff della Nazionale: «Tutti i ragazzi dello staff, ci tengo a ringraziare Andrea, il cuoco, che ci ha permesso di sentirci a casa, i magazzinieri, per me è stato un onore lavorare con loro. Un grazie particolare a Mauro Vladovich, ma soprattutto ad una persona che in questi due anni, in silenzio, è stata preziosissima, Lele Oriali, ho avuto il piacere di conoscere una persona incredibile, con dei valori umani belli. Ringrazio il presidente per l’esperienza straordinaria che mi ha fatto vivere. Spero sia un arrivederci e non un addio».
Un grazie anche ai media, perché «non sono una persona semplice nei rapporti, abbiamo imparato a conoscerci, abbiamo impostato il rapporto sulla stima reciproca. Non siamo tutti uguali, ci siamo conosciuti…». Il testimone passa a Giampiero Ventura, che lo sostituirà: «Auguro a chi verrà dopo di me di continuare a fare bene, lasciamo una traccia importante, è la traccia del lavoro, tutta la Figc ha intrapreso una strada bella che possa riportare i nostri colori sempre più in alto e la nostra nazionale rispettata da tutti. Abbiamo raggiunto questo obiettivo in questo europeo, abbiamo tenuto testa ai campioni d’Europa e ai campioni del Mondo».