Un'altra notte magica. L'Italia batte il Belgio 2-1 all'Allianz Arena di Monaco e vola in semifinale. Ora c'è la Spagna di Luis Enrique e Morata a Wembley martedì 6 luglio. Una partita quasi perfetta, fatta di bel gioco e tanta sofferenza davanti a circa 10 mila tifosi sugli spalti e tanti altri davanti alla tv. L'unico vero peccato della serata è l'infortunio di Spinazzola, che lascia il campo in lacrime: ancora una volta era uno dei migliori in campo. Il cammino agli Europei finora è stato strepitoso per la squadra di Mancini, ma il Belgio era la prima vera big, in testa al ranking Fifa, terzo all'ultimo Mondiale, una delle principali favorite per la vittoria finale. Gli Azzurri hanno vinto meritatamente, giocando una gara pazzesca. Chiellini è riuscito a recuperare in tempo e insieme con Bonucci, ha annientato Lukaku, grande rivale anche in campionato. Barella e Insigne hanno fatto due gol bellissimi. Mancini ha conquistato il 32esimo risultato utile, quinta vittoria su cinque agli Europei. Adesso si vola a Londra, per la semifinale a Wembley, consapevoli che si può sognare perché l'Italia è tornata grande. Anche agli Europei del 2016 aveva battuto il Belgio ai gironi, 2-0 con Conte, ma questa è un'altra storia.
Chiellini e De Bruyne recuperano
L’Italia questa volta si inginocchia, insieme con il Belgio, all’inizio del match, e Lukaku ringrazia con il pollice in su. Mancini non cambia la sua squadra. Chiellini vince il ballottaggio con Acerbi in difesa. In attacco c’è Chiesa titolare al posto di Berardi. Il Belgio recupera De Bruyne, ma non Eden Hazard. Il pericolo numero uno ovviamente è Lukaku, che fa venire i brividi all’Italia dopo soltanto un minuto, ma Donnarumma in uscita si fa trovare pronto. Gli Azzurri soffrono l’aggressività del Belgio soltanto nei primi minuti, e sono bravi a non concedere spazi. L’Italia trova il gol con Bonucci al 13’, ma è in fuorigioco e l’arbitro annulla, con il Var. Dopo una fiammata iniziale è il Belgio ad essere attendista, però quando riparte rischia di far male. Donnarumma deve compiere due interventi decisivi al 22’ e al 26, su due tiri velenosi di De Bruyne e Lukaku.
Barella e Insigne, uno-due micidiale, poi accorcia Lukaku
Scampato il pericolo, l’Italia passa in vantaggio al 31’ con un gran gol di Barella, che di forza si libera della marcatura strettissima di due difensori del Belgio e batte Courtois con un diagonale potente e preciso. Immobile nel frattempo era rimasto a terra in area per un contatto dubbio, ma per fortuna non c’è stato bisogno di discutere per un possibile rigore. Il gol carica l’Italia che comincia a mettere sotto il Belgio. Al 44’ Insigne trova il raddoppio con il suo classico tiro a giro, imparabile per Courtois. È un primo tempo perfetto, rovinato parzialmente proprio all’ultima azione, quando Di Lorenzo spinge un po’ ingenuamente Doku in posizione molto defilata. L’arbitro concede il penalty, tra le proteste degli Azzurri. Lukaku dal dischetto calcia centrale, ma segna e zittisce Donnarumma che aveva provato a innervosirlo.
Spinazzola ko, l'Italia soffre ma resiste
In avvio di ripresa il Belgio alza la pressione. Il più pericoloso è sempre il 19enne Doku - mossa a sorpresa di Martinez - che sembra incontenibile. Dopo il rigore subito proprio allo scadere del primo tempo, l'Italia potrebbe averne uno a favore al 57' per un contatto in area tra De Bruyne e Jorginho, ma questa volta l'arbitro lascia proseguire. Al 61' Spinazzola salva con la coscia un gol fatto di Lukaku a due passi dalla porta: l'azione era partita sempre da Doku e poi finalizzata da De Bruyne. Pochi minuti dopo, proprio il terzino della Roma va vicino al gol del 3-1 con un diagonale di sinistro. Al 70' Martinez si gioca la carta Mertens, al posto di Tielemans. L'attaccante del Napoli si rende subito pericoloso, ma nello sviluppo dell'azione Lukaku non trova la deviazione vincente di testa per un soffio. Cambia anche Mancini: entrano Belotti per Immobile e Cristante per Verratti. Al 77' Spinazzola prova a superare Hazard con uno scatto sulla fascia, ma si infortuna da solo e chiede subito il cambio. Il terzino sinistro si accascia a terra e scoppia a piangere consolato da Cristante, suo compagno anche nella Roma. Spinazzola lascia il campo in barella disperato, si teme un infortunio grave: al suo posto entra Emerson. Nel finale l'Italia si rintana nella propria metà campo e soffre, ma è solida, riesce a resistere e si porta a casa le semifinali dopo 7' interminabili di recupero. Ora c'è la Spagna a Wembley: il sogno continua.