Il Napoli ha deciso: Fabian Ruiz è da sacrificare

La mancanza della Champions costringe il club a mettere lo spagnolo sul mercato
Il Napoli ha deciso: Fabian Ruiz è da sacrificare© Getty Images
Antonio Giordano
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Cambiano i tempi: el niño de oro del Terzo Millennio adesso è Fabian Ruiz. Ha appena venticinque anni, ha messo assieme centotrenta presenze con il Napoli e, soprattutto, vale non meno di sessanta milioni di euro: è un gioiellino, a modo suo, anche se ha perso qualche tappa di avvicinamento alle stelle, però piace, eccome, e visto che un sacrificio in qualche modo andrà fatto, per fronteggiare gli effetti della crisi economica, la scelta è caduta su di lui. 

UNO SOLO - Sul mercato, quella entità assai astratta che ancora non s’è trasformata in concreto festival dei sogni, il Napoli deve rastrellare un centinaio di milioni, esigenza necessaria per equilibrare un bilancio che ha un monte-ingaggi elevato e da ridimensionare e soffrirà l’assenza di energia alternativa dalla Champions League per la seconda stagione consecutiva: il settimo e il quinto posto dell’epoca Gattuso hanno soffocato il capitolo entrate, mentre le uscite sono rimaste praticamente invariate. Il Napoli sa di avere calciatori di richiamo, Koulibaly e Fabian, ma anche Lozano e Zielinski, e volendo restare ambizioso è disposto a venderne uno solo: nel 4-2-3-1 di Spalletti ci stanno tutti bene e, probabilmente, quello al quale andrebbe chiesto di modellarsi ad uso e consumo del sistema è lo spagnolo, più mezzala che play davanti alla difesa, più centrocampista per incursioni che frangiflutti dinnanzi alla difesa. Fabian Ruiz ha una mezza dozzina di estimatori ma dall’elenco va sottratto il City, nonostante Guardiola ne sia rimasto colpito, perché dal giorno in cui Jorginho, ormai già promesso agli sceicchi, gli arabi hanno frantumato qualsiasi rapporto diplomatico. 

LA SCELTA - Il mercato comincerà (probabilmente) ora che l’Europeo lascia più tempo per dare spazio alle idee e Fabian Ruiz è sempre rimasto nel taccuino dell’Atletico Madrid, nonostante la trattativa per Rodrigo De Paul, continua ad essere un pupillo di Carlo Ancelotti, non ha mai smesso di essere ritenuto da Leonardo e dunque dal Psg, un ragazzo da seguire: il Napoli la propria valutazione l’ha fatta, e non la farà scivolare sotto ai sessanta milioni di euro, e poi ha cominciato a pensare ad un possibile sostituto, dalla natura calcistica chiaramente diversa. Sander Berge ha appena ventitré anni e un fisico che consente di mettere centimetri, muscoli e anche geometrie, è lui che da due anni - da quando era al Genk - è stato visionato da Cristiano Giuntoli e da Maurizio Micheli il capo dell’area scouting, ma non è l’unico (ovviamente) a rappresentare una soluzione.

I NOMI - Perché nel listone per la spesa è entrato anche Morten Thorsby, norvegese di venticinque anni, pure lui un corazziere intorno al metro e novanta, che aggiunge alla sua fisicità anche una discreta conoscenza del nostro campionato, agevolata dalle 60 presenze con la Sampdoria. Altrimenti, in Francia, dove Giuntoli ama dare un’occhiata, c’è Cheick Doucoré (21 compiuti a gennaio) che offre garanzie e che invita a scommettere anche per la sua età. 

VALUTAZIONI - In organico, c’è discreta abbondanza: Demme è ritenuto ideale per il 4-2-3-1, su Lobotka ancora c’è fiducia (che passerà dalle valutazioni di Spalletti, e sia Zielinski che Elmas possono essere integrati nel tandem che funge da collante, da interdizioni e da ispirazione del gioco. Ma tutto, irrimediabilmente, passerà da Fabian Ruiz: non si diventa niño de oro (nel suo piccolo) esclusivamente per convenzione. 


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