Caso Eriksen, furia ct Danimarca sulla Uefa: "Costretti a scegliere"

Mentre il centrocampista migliora in ospedale, il commissario tecnico della nazionale danese attacca duramente l'organizzazione: "Per il Covid si danno 48 ore, noi con un attacco cardiaco invece...Dovevano mandarci a casa"
Caso Eriksen, furia ct Danimarca sulla Uefa: "Costretti a scegliere"© EPA
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"Non è corretto dire che abbiamo chiesto di giocare noi. Non è andata così". Il ct danese Kasper Hjulmand, alla vigilia del match contro il Belgio, seconda gara della Danimarca agli Europei, torna sulla decisione della Uefa di far disputare il resto della sfida contro la Finlandia, dopo il malore subito da Eriksen. "Non è stato giusto metterci di fronte ad un bivio, decidere di rientrare in campo o rinviare il match al giorno dopo. Non è corretto dire che noi abbiamo chiesto di giocare, non è stato così. Non c’entra il protocollo, una buona leadership va oltre il protocollo: in caso di Covid - continua - avremmo avuto 48 ore di tempo, in caso di arresto cardiaco no. La cosa più giusta sarebbe stata quella di mandarci a casa. Spero questa situazione serva da lezione per il futuro".

Hjulmand: "Eriksen sta meglio, per noi è insostituibile"

Il tecnico danese ha poi parlato di Eriksen, dei suoi progressi e dei contatti continui con il resto del gruppo. "Tutta la squadra continua a parlare con lui, anche io personalmente - ha dichiarato Hjulmand -. E’ molto bello per noi vedere i suoi sorrisi, sapere che i test che sta facendo stanno andando bene. Come lo sostituiremo contro il Belgio? No, Christian non si può rimpiazzare, è impossibile farlo, è il migliore di tutti".


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