Europei, Inghilterra ko: Johnson e FA condannano insulti razzisti

Presa di posizione da parte del Primo Ministro britannico e della Federazione calcistica inglese contro i tifosi che sui social se la sono presa con Rashford, Sancho e Saka
Europei, Inghilterra ko: Johnson e FA condannano insulti razzisti
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LONDRA (INGHILTERRA) - "It's coming home", cantavano i tifosi inglesi prima della finale di Euro 2020 andata in scena domenica 11 luglio al Wembley Stadium di Londra. Alla fine, nonostante il gol lampo di Shaw, la nazionale di Southgate si è arresa ai rigori contro l'Italia, che conquista così il secondo titolo di campione d'Europa a 53 anni di distanza dalla prima volta. Grande amarezza per i sostenitori della nazionale dei Tre Leoni, che se la sono presa con Rashford, Sancho e Saka, i tre calciatori che hanno fallito i tiri dagli 11 metri nella lotteria dei rigori, con insulti razzisti postati sui social.

Boris Johnson e la FA prendono posizione

Ferma condanna da parte del Primo Ministro Boris Johnson e della FA, la Federazione calcistica britannica. "I giocatori dell'Inghilterra meritano di essere lodati come eroi, non insultati in modo razzista sui social network. I responsabili di questi terrificanti insulti dovrebbero vergognarsi di se' stessi", scrive su Twitter Boris Johnson. Chiara la posizione della FA che sullo stesso social "condanna fermamente tutte le forme di discriminazione ed è sconcertata dagli insulti razzisti contro alcuni dei nostri giocatori. Chiunque si comporti in modo così disgustoso non è benvenuto nel seguire la squadra. Faremo tutto il possibile per supportare i giocatori sollecitando le punizioni più severe per i responsabili".

Il messaggio della Uefa su Twitter

"La Uefa condanna con forza i disgustanti insulti razzisti rivolti a diversi calciatori dell'Inghilterra sui social media dopo la finale dell'Europeo, per i quali non c'è spazio nel calcio né nella società. Sosteniamo la richiesta dei giocatori e della Federazione inglese per punizioni dure il più possibile". È quanto affermato dalla Uefa sul proprio profilo Twitter.


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