Italia, la lista dei 23 per Euro 2020: ora il nodo è Kean

Dubbi sui difensori esterni, a centrocampo Castrovilli, Tonali e Cristante in corsa per un posto mentre davanti è lotta tra l'ex Juve e Orsolini
Italia, la lista dei 23 per Euro 2020: ora il nodo è Kean© Getty Images

ROMA - Dopo tre quarti di campionato, l’eurolista allargata di Mancini, da ridurre a 23 nomi il 2 giugno, si può considerare ampiamente fatta (incrociando le dita rispetto a eventuali infortuni). Detto questo, non c’è reparto che non presenti qualche dubbio. Con sorpresa, volendo. Ci riferiamo a Moise Kean, ex Juve ora all’Everton di Ancelotti, protagonista fin qui di una stagione non certo memorabile (24 presenze in Premier, una sola per intero, 1 gol). Invece il ct sta valutando se inserirlo nel sestetto degli attaccanti. Ma vediamo, reparto per reparto, qual è lo stato dell’arte dei piani tecnici manciniani, tenendo conto della teorica composizione della lista: 3 portieri, 8 difensori, 6 centrocampisti e altrettanti attaccanti, seguendo la logica della doppia opzione per ogni ruolo di campo del 4-3-3, modulo fondamentale per l’Europeo.


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Portieri (3)

Se Donnarumma è il sicuro titolare e Sirigu il sicuro vice, Gollini, rispetto allo scorso novembre, ha guadagnato punti rispetto a Meret (in difficoltà a Napoli) per il posto di terzo portiere.


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Difensori (8)

Il ritorno di Chiellini, dato per recuperato al 100% (il ct deciderà con lui se convocarlo già per Inghilterra e Germania, super test di fine marzo), chiude il discorso che riguarda i 4 centrali: Bonucci, Chiello appunto, Acerbi e Romagnoli. Il fatto che gli ultimi tre siano tutti sinistrorsi non cambia il quadro. Le incognite riguardano gli esterni, di entrambe le fasce. Florenzi e Spinazzola in questo momento possono essere considerati in vantaggio su Di Lorenzo, De Sciglio e D’Ambrosio a destra (in lizza per l’altro posto) e Emerson Palmieri e Biraghi a sinistra.


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Centrocampisti (6)

Qui il discorso da fare riguarda una/due caselle. Detto degli intoccabili Barella-Jorginho-Verratti, a cui aggiungere Sensi (al netto dei 4 infortuni patiti) e Lorenzo Pellegrini, sono in corsa per Euro 2020 Tonali, Castrovilli e Cristante. Per loro saranno importanti i test di marzo. Mancini potrebbe decidere di inserire Pellegrini tra gli attaccanti esterni, per avere un centrocampista in più. E Zaniolo, vi chiederete? La situazione del talento romanista verrà valutata a inizio maggio, ma le possibilità di un suo recupero appaiono remote.


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Attaccanti (6)

Il quadro è il seguente: Immobile-Belotti imprescindibili (saranno alternati anche tra Inghilterra e Germania, poi a giugno ci sarà la scelta del titolare), così come Chiesa, Insigne e Bernardeschi (buono come esterno e come falso nove, ruoli già coperti positivamente in azzurro). Resta dunque un posto da coprire: il nome è quello di Orsolini. Ma Mancini in questo caso vuol scegliere con attenzione. E qui entra in ballo il già ricordato Kean. Elemento che può coprire i tre ruoli d’attacco (esterno dx-sx e centravanti), già a segno, il ragazzo resta nei pensieri del ct, che ha in programma un colloquio con Ancelotti per capire meglio lo stato d’animo e di forma del millennial. A fine marzo l’ex juventino dovrebbe far parte del gruppo. Mancini (che continua a seguire Scamacca come Cutrone) pensa a lui in questo momento come eventuale terzo centravanti a Euro 2020 (in questo caso Lorenzo Pellegrini resterebbe tra i centrocampisti, con l’esclusione di uno tra Tonali e Castrovilli).


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ROMA - Dopo tre quarti di campionato, l’eurolista allargata di Mancini, da ridurre a 23 nomi il 2 giugno, si può considerare ampiamente fatta (incrociando le dita rispetto a eventuali infortuni). Detto questo, non c’è reparto che non presenti qualche dubbio. Con sorpresa, volendo. Ci riferiamo a Moise Kean, ex Juve ora all’Everton di Ancelotti, protagonista fin qui di una stagione non certo memorabile (24 presenze in Premier, una sola per intero, 1 gol). Invece il ct sta valutando se inserirlo nel sestetto degli attaccanti. Ma vediamo, reparto per reparto, qual è lo stato dell’arte dei piani tecnici manciniani, tenendo conto della teorica composizione della lista: 3 portieri, 8 difensori, 6 centrocampisti e altrettanti attaccanti, seguendo la logica della doppia opzione per ogni ruolo di campo del 4-3-3, modulo fondamentale per l’Europeo.


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