Italia ko con l'U20, il retroscena: Mancini furioso

Dopo la prestazione da rivedere delle riserve della nazionale, che perde 1-0 contro la selezione allenata da Bollini, il ct pensa a seri cambiamenti
Italia ko con l'U20, il retroscena: Mancini furioso
Andrea Santoni
4 min

FIRENZE - Italia-Italia U20 0-1. Dov’è l’errore? Una batteria di ragazzi appena ventenni che sgambetta l’Invincibile Nazionale dei record. Uno potrebbe dire, minimizzando: come quando, in uno dei suoi mitici racconti autobiografi, Liedholm sbagliò un passaggio dopo anni a San Siro e il Meazza in piedi lo applaudì. Così l’Italia (Due) che perde una partitella dopo quasi un triennio... Magari verrebbe anche voglia di scherzarci su. Non a Mancini, che non l’ha presa bene. Per niente. Non era questo l’atteggiamento che si aspettava da chi dovrebbe mettere in discussione le sue idee, da Emerson a Belotti e Chiesa. E se l’indolenza contro San Marino è costata il posto a Kean, questa 'sconfitta' potrebbe allargare il solco tra prime e seconde scelte.

Italia, male Belotti e Chiesa. Protagonista con gol il baby napoletano

Il Pontedera l’ha fatta nera”. Prima pagina del Corriere dello Sport, 7 aprile 1994. Il giorno prima Alfredo Aglietti, stellina 24enne della squadra di C2 guidata da D’Arrigo, aveva messo la firma su una 'storica' sconfitta della Nazionale di Baggio e Signori, ancorché in allenamento (gol che sarebbe diventato delizia e croce della sua carriera da 130 reti, prima della panchina): 1-2 a Coverciano, con Sacchi pronto a mangiarsi il cappello: "Il peggior momento da quando sono ct". Inevitabile andare a pescare quel lontano ricordo davanti all’1-0 che ieri la Under 20 di Bollini, mastro forgiatore di talenti da quasi un quarantennio, ha ottenuto contro l’Italia schierata dal ct pescando tra gli azzurri rimasti a guardare il 4-0 sulla Repubblica Ceca. Un’ora di partita (due tempi) con un risultato sorprendente. E mentre tutti gli occhi erano puntati su Raspadori, alternato tra le due squadre (come Sirigu-Meret, Emerson Palmieri, Toloi e Chiesa) senza palpiti, la scena se l’è presa un altro bolognese, Gianmarco Cangiano, classe 2001, promettente attaccante napoletano, tifosissimo di Insigne, cresciuto nella Roma a suon di gol, prima di passare al Bologna, debuttare in A contro la Juve, lanciato da Sinisa, per poi andare a maturare a Ascoli. Grande prodezza la sua, nel primo tempo, partendo da destra, puntando al centro e trovando da limite un gran sinistro (lui che ha nel destro il piede educato) che ha bruciato Meret. Per quanto riguarda i grandi, Bernardeschi a parte, che ha preso il test con discreto impegno, prima del 'liberi tutti' fino a stasera alle 23, i 'doppioni' dei titolari che hanno brillato al Dall’Ara, sono apparsi, chi più chi meno, assai 'lontani'. Vale in particolare per il Gallo, per lo stesso Chiesa. Si sono rivisti Pellegrini, recuperato, Cristante vice Jorginho, Bastoni (in tribuna a Bologna), con Toloi e Di Lorenzo (per lui il possibile 1-1, annullato per fuorigioco dall’arbitro Fiero) provati prima entrambi esterni a destra, da avversari, poi compagni, con l’atalantino centrale con Acerbi (e Bastoni spostato a sinistra).

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