Bonucci: "Roma aiuterà l'Italia. Allegri? Scelta giusta per la Juve"

Il difensore azzurro a pochi giorni dal debutto agli Europei contro la Turchia: "Ronaldo e Lukaku? Il nostro fuoriclasse è il gruppo"
Bonucci: "Roma aiuterà l'Italia. Allegri? Scelta giusta per la Juve"© Getty Images
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COVERCIANO (Firenze) - Leonardo Bonucci è consapevole della forza della nazionale italiana, che si avvicina al debutto agli Europei, venerdì 11 giugno contro la Turchia, in ottima forma, reduce da 8 gare senza subire gol e 27 partite senza sconfitte. Nessun problema se il torneo continentale sarà affrontato da qualche calciatore azzurro a mercato aperto: "Il comportamento di questa squadra è sempre stato esemplare, è il bello di questo gruppo, l'unione e il rispetto che ci sono - le parole del difensore della Juve - il mercato? Ci sarà sempre: ho visto i diretti interessati concentrati sulla Nazionale e l'Europeo. Ovvio che piacerebbe a tutti con le cose sistemate, ma potrebbe non succedere. Però siamo professionisti, anche i giovani, che sono cresciuti moltissimo. La cosa non mi preoccupa".

Bonucci: "Ronaldo? Il nostro fuoriclasse è il gruppo"

"La voglia di arrivare in fondo alla competizione c'è, poi per riuscirvi serve un mix di cose ben precise. Abbiamo intrapreso una strada col ct Mancini e si è vista anche nell'ultima amichevole. Ci sono nazionali davanti a noi per esperienza e perché hanno vinto tutto, ma noi ci siamo, abbiamo voglia di lottare e il modo di giocare è in testa nei 26 che sono qui a Coverciano. Giocare a Roma con l'apertura degli stadi ci darà una mano. Ce la metteremo tutta, poi vedremo dove arriveremo. La cosa che mi dà fiducia è l'entusiasmo che vedo nel gruppo". La presuenta mancanza di campioni assoluti tra gli azzurri, non è un problema secondo Bonucci: "Il fuoriclasse è il gruppo. Non abbiamo singoli come Cristiano Ronaldo, Lukaku, giocatori che hanno segnato tanto e ti svoltano la gara in una partita. Però il gruppo qui ha sempre fatto la differenza, è questo che deve risaltare. Dobbiamo crescere come squadra, combattere per l'Italia e per gli italiani. Dopo una parentesi così nera come il Mondiale 2018, vogliamo riportare l'Italia dove merita".

Il ritorno di Allegri alla Juventus

Il discorso poi si sposta, per un attimo, al cambio di allenatore nella Juve, con il ritorno di Allegri: "E' stata la scelta giusta. Una volta tolto l'incarico a Pirlo, è stato giusto scegliere un allenatore con grandissima esperienza, che conosce la Juventus e che ci aiuterà nella gestione e nell'arrivare negli obiettivi che un club come la Juventus si prefigge ogni anno". Poi la mente torna agli Europei da affrontare con l'Italia: "Non abbiamo avuto modo di confrontarci con nazionali di alto livello ma abbiamo sfidato nazionali con un'idea di gioco precisa. E lì abbiamo imposto noi il nostro gioco. E' un bel biglietto da visita per l'Europeo, il progetto sta prendendo sempre più forma. Ci sono gare dove dovremo soffrire. ma sappiamo farlo. Il gruppo è sano, c'è entusiasmo, di talenti, giovani, esperienza. C'è il giusto mix, mister e presidente hanno fatto un grande lavoro. Quando sono entrato qui lunedì ho respirato un'aria positiva e dobbiamo portarcela avanti fino all'ultimo giorno dell'Europeo, speriamo". Delle differenze tra Antonio Conte e Roberto Mancini, entrambi ct della nazionale, spiega: "Con Conte c'erano regole ben precise, come motivatore è il migliore al mondo. Con Mancini abbiamo ritrovato entusiasmo, spensieratezza e talento. Sono due allenatori numeri uno. Nel 2016 è stato un grande Europeo che si è concluso ai rigori contro la Germania, mi auguro di fare meglio dell'ultimo europeo. Abbiamo giovani che hanno acquisito esperienza per competere a livello europeo".

Bonucci: "Con i tifosi è un altro sport"

Della Turchia, in cui gioca il suo compagno di squadra Demiral, Bonucci dice: "Meritano rispetto. Hanno dimostrato, contro la Francia, di essere solidi, di saper quello che vogliono. Hanno talento, da Calhanoglu a Under, da Demiral a Yilmaz che ha portato il Lille a vincere la Ligue 1. Sono una squadra interessante, in crescita, ci sarà da fare un grande lavoro di squadra. Ho parlato con Hakan (Calhanoglu, n.d.r.) e Merih (Demiral, n.d.r.), li ho visti carichi: sono due amici, ci sentiamo spesso, abbiamo riso e parlato. Merih ha detto che non mi farà fare gol". Bonucci scalpita per ritrovare i tifosi sugli spalti all'Olimpico di Roma, come già accaduto nella finale di Coppa Italia a Reggio Emilia: "E' un altro sport. Giocare coi tifosi, con la parte passionale del calcio, con chi ti spinge e aiuta, è tutta un'altra cosa. Finalmente torneremo nello stadio con tanti tifosi. Sono sicuro che sarà tutta un'altra atmosfera e speriamo di dare gioie ai nostri tifosi. Chiudo gli occhi e penso ai 15.000 che canteranno venerdì l'inno e questo mi mette carica e adrenalina, scenderei in campo già adesso".

Bonucci e il Covid: "Ora mi sento me stesso"

Interpellato sull'Europeo come riscatto personale dopo una stagione difficile con la Juve, Bonucci risponde: "Abbiamo però portato a casa gli obiettivi minimi, due trofei e la qualificazione Champions. Ci sono stati problemi che possono capitare a tutti, ma va dato a Pirlo il merito di aver gestito tanti campioni. Tornare qui mi ha fatto sentire giovane, con entusiasmo e voglia. Per me, dopo il Covid, l'ultimo mese e mezzo è stato difficile, ma mi sono risentito di nuovo me stesso in questa settimana. Se mi sento me stesso, posso dare il mio contributo".

L'esclusione di Kean

In chiusura di conferenza stampa Bonucci dà la sua interpretazione dell'esclusione di Moise Kean dai convocati: "Sono scelte del mister. Non c'è mai stato nessuno fuori dal coro. Tutti si sono comportati in maniera egregia, credo sia stata una scelta tecnica. Nessuno in questo gruppo ha mai mancato rispetto a regole e a persone. Forse per la prima volta non c'è stato nessuno che è andato fuori dalle righe. Conosco Kean da diversi anni, alterna momenti in cui sembra il migliore del mondo ad alcuni in cui vive il suo mondo, ma, per il resto, durante il ritiro sardo, è stato pronto a mettersi in gioco".


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