Italia, Jorginho: "De Bruyne? Fortissimo, vi spiego come si ferma..."

Il centrocampista azzurro in conferenza stampa: "Non penso al Pallone d'oro, mi interessa il gruppo. Io al posto di Mancini? Un allenatore non ha vita privata"
Italia, Jorginho: "De Bruyne? Fortissimo, vi spiego come si ferma..."© Getty Images
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COVERCIANO (Firenze) - Campione d'Europa con il Chelsea e protagonista nell'Italia di Mancini a Euro 2020, Jorginho si gode il bel momento con i piedi ben piantati per terra: "Il Pallone d'oro? Sinceramente non ci penso perché ovviamente tutto quello che accade è solo una conseguenza del lavoro che viene svolto - le parole del centrocampista italo-brasiliano in conferenza stampa - la mia priorità sinceramente è vedere il gruppo che per me viene prima di tutto, gioire insieme a tanti compagni e tanti amici è più importante che gioire da soli. La vittoria collettiva è più importante".

Come si ferma De Bruyne

Venerdì c'è l'importantissimo quarto di finale con il Belgio a Monaco di Baviera: "Il Belgio va rispettato perché è primo nel ranking, ma tutte le squadre hanno i loro punti deboli - il pensiero di Jorginho - Come si ferma De Bruyne? Il ct Mancini non mi ha chiesto consigli. Ha un'intelligenza calcistica di altissimo livello, fuori dal normale, cercare di fermarlo è difficile perché trova sempre gli spazi giusti. Non bisogna dargli spazio per girarsi". Della partita di venerdì e del cammino azzurro dice ancora: "Al giorno d'oggi non ci sono più sorprese, non ci sono partite facili, non ci sono squadre contro cui dici 'è facile'. Con l'organizzazione tattica di oggi, con la fisicità di questo calcio, non ci sono le gare scontate di una volta. Noi una sorpresa? Speriamo. Continuiamo a crederci. Dobbiamo farlo, dobbiamo continuare e vediamo dove possiamo arrivare. Spero che la fame di vincere di questo gruppo ci aiuti".

Jorginho: "Io allenatore? Non avrei più vita privata"

"I ragazzi sono molto consapevoli che in questo percorso non si può sbagliare - continua il centrocampista azzurro - l'errore più grande è pensare di aver fatto qualcosa di grande. Bisogna sempre lavorare ancora di più perché per raggiungere grandi obiettivi servono sacrifici. Il cammino è quello giusto, bisogna stringere i denti e lo stiamo facendo". Sulla possibilità di sostituirsi al ct Mancini, il regista del Chelsea ha scherzato: "Potrei fare l'allenatore in futuro, non lo so sinceramente. Vedremo. Quando fai l'allenatore non hai più vita privata (ride, ndr)".


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