Italia, Mancini: "Immobile? I criticati decidono spesso i tornei"

Ecco le parole del Ct azzurro alla vigilia della semifinale degli Europei contro la Spagna di Luis Enrique
Italia, Mancini: "Immobile? I criticati decidono spesso i tornei"© Getty Images
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LONDRA (INGHILTERRA) - L'Italia è sbarcata all'aeroporto di Luton intorno alle 13.20 e in serata sosterrà la rifinitura. Sale l'attesa per la gara di domani alle 21 a Wembley dove gli Azzurri sfideranno la Spagna nella semifinale degli Europei. L'ultimo ostacolo verso la finalissima dell'11 luglio saranno proprio le Furie Rosse di Luis Enrique. È tanta l'euforia e la gioia per un cammino che fin qui ha visto la nostra Nazionale qualificarsi a punteggio pieno nella fase a gironi e superare Austria e Belgio tra ottavi e quarti. Nella conferenza stampa della vigilia, il Ct Roberto Mancini ha analizzato la partita contro la Spagna: "Sento anche io la tensione quando si avvicina la partita, prima bisogna esser freddi per fare meno errori possibili. Poi è il bello di queste partite" Sull'Italia versione Sampdoria, quel gruppo di ragazzi in grado di vincere lo scudetto nel 1991, commenta: "Quando c'è un buon rapporto tra tutti, quando ci sono le condizioni ottimali, il rapporto che si è crea è ottimo. Dovremo fare una grande partita domani per stare qui fino alla fine".

Mancini sulla Spagna e Luis Enrique

Il Mancio, poi, sulla Spagna: "Sarà difficile, anche se la Spagna è diversa dal Belgio. Non sarà una gara come quella ma con tante difficoltà. Con l'Austria è stata difficile perché era la prima a eliminazione diretta ma anche per la loro aggressività. Domani lo sarà ugualmente ma sarà difficile, la Spagna è straordinaria da anni anche se adesso c'è stato un ricambio e son più giovani. Hanno un tecnico bravo e giocatori bravissimi. Negli ultimi vent'anni hanno dominato il calcio nel mondo, non cambieranno adesso. De Rossi non ci ha detto grandi cose, il mister avrà cambiato anche modo e tipo di allenare, sarà anche differente. Se noi e Spagna siamo arrivati qui è con merito, le percentuali sono a metà". A proposito di Luis Enrique, Ct delle Furie Rosse: "È un tecnico bravissimo, ha vinto Coppe dei Campioni col Barcellona ma non solo. Anche a Roma ha fatto un bel gioco. Se un tecnico riesce a far giocare le sue squadre bene, al netto della vittoria, è importante e dimostra le sue capacità". Sul Tiki Taka: "É un calcio spagnolo, inventato da loro, che li ha portati a successi straordinari e continuano a farlo bene. Il nostro sarà leggermente differente, siamo italiani e non possiamo diventare spagnoli all'improvviso. Cercheremo di fare la nostra partita".

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Mancini sul rapporto con Vialli

Mancini e Vialli, i Gemelli del Gol, compagni e amici di una vita. Sul rapporto speciale con il capo delegazione commenta: "Siamo cresciuti insieme, c'è un rapporto che va oltre all'amicizia. È come avere un fratello qui, accade con tutti quelli che hanno giocato in quella Sampdoria, il rapporto è ottimo tra noi e i giocatori. Luca è anche un po' anziano, lo ascoltiamo volentieri quando parla...". Su chi vede gli Azzurri già in finale: "Spero che per una volta ci azzecchiate... Non sarà così semplice: dovremo fare una grande partita, la Spagna è una grande squadra. Siamo in semifinale, è dura trovare gare semplici". Poi continua: "È ingiusto che non ci siano tifosi da Italia e Spagna. Però è chiaro sia meglio giocare davanti al pubblico che davanti a poche persone, è il bello dello sport. Però trovo ingiusto che non ci siano metà italiani e metà spagnoli".

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Mancini sulla formazione anti Spagna

Il Ct dell'Italia si addentra poi sulla sfida e la formazione anti Spagna: "Immobile è la Scarpa d'Oro, è tra chi ha segnato di più negli ultimi anni. E in un Mondiale o in un Europeo il più criticato spesso risolve partita e torneo...". Su Belotti, Toloi e Chiellini: "Belotti aveva preso un colpo col Belgio, ieri non lo abbiamo rischiato. Rafael in allenamento ma saranno a posto per domani.  Chiellini? Da tanti anni dicono che lui e Bonucci sono i migliori ma vogliono dimostrare ogni volta di esserlo. Se riuscirà a giocare tre gare di fila? Spero di sì, non dovesse farcela, ci sono Acerbi e Bastoni che sono in grande forma". Battuta finale sull'Italbasket, che ha conquistato la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 facendo un'impresa contro la Serbia: "Siamo tutti appassionati, l'abbiamo vista e abbiamo esultato con loro. Sono stati straordinari, non è facile vincere in casa dei serbi. È stata una gara memorabile e lo sarà per molti anni".


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