Del Piero su Italia-Spagna: "Non c'è un favorito, punto su Insigne"

L'ex capitano della Juventus gioca in anticipo la semifinale di Euro 2020: "Mancini punterà su Verratti e Jorginho"
Del Piero su Italia-Spagna: "Non c'è un favorito, punto su Insigne"© ANSA
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"L'Italia non è favorita. Tra gli azzurri e la Spagna c'è grande equilibrio". Alex Del Piero prova a giocare in anticipo la semifinale tra gli azzurri e gli uomini di Luis Enrique. Una sfida tra due squadre che hanno mostrato gioco e spettacolo. "Entrambe ad inizio torneo non erano partite con i favori del pronostico - ha dichiarato ad As - ma sono state tra le protagoniste. L'Italia ha fatto vedere un gioco migliore rispetto alla Roja, ma i valori delle due nazionali sono simili". Del Piero ricorda, con amarezza, la sfida con la Spagna di Euro 2008, che si concluse ai calci di rigore con la vittoria iberica. "Negli anni il ricordo si è addolcito, perchè ho capito che abbiamo perso ai rigori contro una squadra che poi ha fatto la storia. Ho lottato con tutte le mie forze per giocare quell'Europeo, la stagione precedente vinsi il titolo di capocannoniere e puntai tutto su quel torneo. Se avessimo vinto quella partita, forse, saremmo arrivati ??alla fine, ma abbiamo perso contro una Spagna leggendaria". A Del Piero sarebbe toccato il quinto penalty. "Mi capitava spesso di battere l'ultimo rigore. Essendo uno specialista venivo spesso indicato come quinto tiratore, ma purtroppo in quel match non arrivammo a calciarlo".

Del Piero: "Insigne è cresciuto e ha trovato continuità"

Del Piero elogia il lavoro di Mancini e degli azzurri. "Non mi aspettavo un'Italia così e soprattutto non mi aspettavo di giocare contro il Belgio con la stessa personalità e dominio delle precedenti partite, meno con l'Austria. È una squadra bella e unita, in cui ognuno sa cosa fare, senza una vera stella, ma dove tutti lavorano per il gruppo". L'ex capitano della Juventus punta su Insigne. "Ha mostrato coraggio e la continuità che ha evidenziato nelle prestazioni è segno di un grande passo avanti. Mancini punterà su di lui, Jorginho e Verratti, sapendo che in panchina ci sono alternative importanti come Locatelli e Pessina. Le partite, oggi più che mai con cinque cambi, non si vincono con 11 e la varietà del nostro gruppo è straordinaria". Chiusura sulla Spagna: "Mi piace, nella fase a gironi ha raccolto meno di quanto meritasse. Li vedo anche fisicamente bene, toccano palla e sanno verticalizzare efficacemente".


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