Bonucci: "Sapevo che sarei stato decisivo all'Europeo"

Il bianconero torna a parlare della vittoria in maglia azzurra: "Un gol in finale e premio come miglior giocatore. Difficile chiedere di più a un difensore"
Bonucci© LAPRESSE
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VITERBO - A distanza di un mese dalla vittoria dell'Europeo, l'autore del gol del pareggio in finale con l'Inghilterra, Leonardo Bonucci, è stato premiato nella sua Viterbo: "Sono più emozionato oggi che in campo con lo stadio pieno. Questa è un'onorificenza importante che va oltre i meriti sportivi. Viterbo è nel mio cuore, sono onorato di condividere con la mia gente la vittoria degli Europei". Un successo che il difensore si sentiva già da prima di iniziare la competizione: "Mentre ero in vacanza ho riguardato i gol in tv e mia moglie scherzando mi diceva che non mi avrebbero levato la coppa, perché era mia. In quei giorni eravamo uniti tutti sotto la stessa bandiera, non c’erano altre fedi. Gioire tutti insieme è stato qualcosa d’incredibile. Da quando sono partito per l’Europeo si sentiva che c’era qualcosa che poteva dire che sarebbe finita così".

Dall'Europeo alle Olimpiadi

E quella premonizione non è stata l'unica di Bonucci: "Quando ci siamo ritrovati in Sardegna mia moglie ha detto che si respirava un’energia diversa. Dall’11 giugno, poi, ho iniziato a pensare al fatto che potevo essere decisivo. Se non fosse stato in semifinale sarebbe stato in finale. Ci credevo fin dall’inizio in questa squadra, pensando che fin dall’inizio potevo e potevamo essere protagonisti in quest’Europeo. Alla fine ho segnato due rigori decisivi, un gol in finale e uno annullato nei quarti col Belgio. Sono stato migliore in campo in finale e per un difensore è difficile chiedere di in più". Il difensore della Juve si è poi concentrato sulle Olimpiadi: "Mi hanno scritto per messaggio che siamo stati l’esempio da seguire, e devo dire che l’Italia, come ha detto Malagò, è stata un grande esempio di come l’organizzazione funziona. A prescindere dagli ori, 40 medaglie alle Olimpiadi è un record storico. È stata un’estate italiana storica!".

La fascia e la battuta di Allegri

Nel corso della chiacchierata Bonucci ha anche commentato la battuta di Allegri sulla fascia di capitano: "Ci ho riso su, che devo fare? Il mister spesso fa battute, per me conta solo il campo. Le chiacchiere se le porta via il tempo e le biciclette i livornesi (ride, ndr). Fascia o non fascia, io quello che devo fare nello spogliatoio e in campo lo so già". Infine un pensiero sulla lotta Scudetto: "L'Inter è la squadra da battere, ma ci sono anche Roma, Milan e Lazio daranno fastidio. Nella lotta, i dettagli faranno la differenza. Allegri è carico, noi siamo pronti a riprenderci quanto lasciato per strada. Ci sono le condizioni per fare una grande stagione. Mercato? È un fine mercato particolare, tanti giocatori di peso hanno cambiato squadra e questo cambia un po' le gerarchie. La nostra società ci teneva a trattenere i migliori per raggiungere gli obiettivi".


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