Si chiama Jakov Titlic, ha quarant’anni, vive a Potravlje, un paese (del quale è anche sindaco) situato ai piedi del monte Svilaja, lungo la riva del lago Peruce (Contea Spalato-Dalmazia). Qui a Euro 2024 s’è segnalato per essere uno dei capi tifosi della tifoseria croata, ad Amburgo prima della seconda partita della squadra di Dalic contro l’Albania ad Amburgo è salito sul tavolo di un bar ed ha arringato la folla. Pittoresco, ma non ha fatto danni. Tutto normale, se non fosse che Jakov Titlic, di professione, fa l’arbitro di calcio nella massima serie croata, la Hrvatska Nogometna Liga. E che nell’ultima stagione ha diretto la finale di ritorno della coppa di Croatia, vinta 3-1 dalla Dinamo Zagabria sul Rijeka, lo scorso 22 maggio. Un video su Instagram lo immortala mentre - bicchiere in mano - carica i propri connazionali, fra fumogeni e alcool. Un po’ come se a Lipsia (o a Gelsenchirken o a Dortmund) avesse visto Rapuano, Manganiello o Aureliano ballare sui tavoli prima di un match dell’Italia. La Federcalcio croata non l’ha presa bene.