Quando la paura di non farcela è tanta, anche una vittoria sull’Albania (la quinta su cinque sfide) assume i contorni di un grande successo. Sia chiaro, lo è stato davvero sul piano del gioco, delle occasioni create, del controllo dell’iniziativa, lo è stato un po’ meno se si pensa alla modestia tecnica e alla sorprendente fragilità caratteriale degli albanesi. In ogni caso è stato un bel passo avanti per l’Italia e per Spalletti, che ora sono attesi dalla partita più impegnativa del girone. Quanto abbiamo sbagliato al debutto, non potremo sbagliare di fronte alla squadra di De la Fuente se vogliamo (dobbiamo) puntare alla qualificazione. Dopo la prima giornata del nostro gruppo, abbiamo individuato 10 pericoli che gli azzurri devono eliminare per arrivare agli ottavi. Conosci il pericolo, cancella il rischio.
1. Cali di tensione
Come ha detto Spalletti con un efficace toscanismo, questa squadra ha sempre la bischerata in canna. Bischero, spiegazione per i non toscani, è una persona ingenua, sciocca, il pirla milanese. A Dortmund il fucile delle bischerate azzurre era in realtà una doppietta, la prima l’ha sparata Dimarco sul gol di Bajrami, la seconda tutta la difesa (Calafiori in testa) sull’occasione nel finale di Manaj, quando ci ha salvato un’anca di Donnarumma. Se facciamo due regali così alla Spagna e alla Croazia, ci impallinano. Tensione al massimo, dall’inizio alla fine.
2. Errori in zona gol
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3. Dormire in attacco
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8. Libertà a Yamal