Nicola Zalewski sta prendendo per mano la Polonia nelle tappe di avvicinamento a Euro 2024. E di riflesso fa felice la Roma. In nazionale, infatti, sta brillando. Ormai è un titolarissimo nell’undici del commissario tecnico Michal Probierz, che ha deciso di dare fiducia totale al jolly della Roma nel torneo continentale, una vetrina in chiave mercato. Nell’amichevole contro la Turchia, Zalewski ha segnato un gol decisivo alla… Leo Messi. Stop a rientrare, poi l’accelerazione, due uomini saltati e il tiro rasoterra di destro vincente che ha fissato il punteggio sul 2-1. L’eurogol è stato festeggiato dal vivo, ma anche dal divano di casa, dove la famiglia di Nicola - in particolare la mamma, la sorella e gli amici di sempre - ha seguito la partita dal respiro internazionale. Zalewski, nato a Tivoli e cresciuto a Poli, ha scelto la maglia della Polonia su suggerimento di Zibì Boniek anche per onorare il papà che non c’è più, che era un grande tifoso dei colori della sua nazione d’origine.
Roma, plusvalenza con Zalewski
L’esterno è uno dei cedibili nei piani di Ghisolfi. Non fa parte del nuovo progetto tecnico di Daniele De Rossi. Più si mette in mostra all’Europeo, più il prezzo sale. Ha mercato sia in Premier League che in Bundesliga. E può andare via in estate dopo aver speso l’intera carriera a Trigoria. Zalewski, del resto, è un prodotto purissimo del settore giovanile: Bruno Conti l’ha portato nel vivaio quando era un bambino delle elementari e lui ha fatto tutta la trafila fino alla Primavera, dove ricopriva il ruolo di trequartista. Mourinho poi l’ha reinventato terzino, mentre con De Rossi ha giocato in più posizioni, quasi sempre più vicino alla porta. La sua lunga parentesi in giallorosso potrebbe finire a breve. La Roma centrerebbe una plusvalenza piena con la possibile vendita di Zalewski all’estero, un profilo che ha diversi estimatori fuori dai confini della Serie A. Sia per l’età (22 anni), sia perché sta nel giro della nazionale maggiore della Polonia. Inoltre è duttile e in più sa calciare il pallone con entrambi i piedi.
Le altre cessioni
Il Galatasaray non molla l’idea di riportare Celik in patria. Il ritorno di fiamma è reale, ma i dirigenti del club turco non hanno ancora contattato Ghisolfi per entrare nel vivo della trattativa. A gennaio Celik stava per firmare con il Galatasaray: l’affare è sfumato solamente per una questione di tempistiche. Ma il terzino è rimasto nella lista dei desideri a Istanbul. A Karsdorp va trovata una sistemazione: può rientrare in Olanda o tentare l’avventura in Germania. Belotti piace al Como, mentre Aouar può fare ritorno in Francia o accettare come destinazione l’Arabia Saudita. Solbakken interessa al Malmö. A frenare la partenza c’è lo stipendio da 700.000 euro dell’attaccante che è fuori budget nei campionati scandinavi. Traduzione: o si riduce l’ingaggio o la trattativa non andrà in porto. E’ invece in stand by la posizione di Kumbulla. De Rossi sta pensando di valutarlo come ultima scelta nel pacchetto dei centrali.