Incontro tra Conte e Zhang: il futuro all'Inter è ancora incerto 

Il tecnico ha parlato con il presidente ma non si è ancora esposto: è concentrato solo sull'Europa League. Il club vorrebbe tenerlo ma le sue accuse post-Atalanta pesano come un macigno
Incontro tra Conte e Zhang: il futuro all'Inter è ancora incerto © Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
3 min

ROMA - Antonio Conte dopo José Mourinho. Già adesso è così perché nessuno dopo lo Special One nell'anno di grazia 2009- 10, quello del triplete, è più riuscito a guidare l'Inter in una semifinale europea. Figuratevi in una finale che stasera il tecnico di Lecce può conquistare contro lo Shakhtar. E' la notte di Conte, una notte da tutto o niente, da dentro o fuori, da finale o da... vacanze. Ieri a far capire ancora di più che il momento è decisivo è arrivato anche il presidente Zhang, vicino alla squadra dopo oltre 5 mesi senza contatti con lo spogliatoio. Il numero uno nerazzurro, con mascherina d'ordinanza, ha salutato al campo i calciatori uno a uno (si è intrattenuto in particolare con capitan Handanovic), ma chiaramente ha riservato al suo tecnico un "trattamento" speciale: i due si visti nell'hotel in pieno centro a Dusseldorf e si sono abbracciati con trasporto. Non hanno parlato del futuro, perché quello è un argomento che sarà affrontato a bocce ferme, ovvero quando l'avventura in Europa League sarà conclusa (con o senza coppa), ma già essere tornati a vedersi ha accorciato quella distanza che l'allenatore di Lecce aveva rimarcato dopo la vittoria a Bergamo. [...]

Zhang jr vuole tenere Conte, ma...

Il presidente, che si è sottoposto anche al tampone e in serata ha cenato con la squadra, vuole tenere Conte, non solo perché sa che i conti nerazzurri non possono reggere un esonero e i 55-60 milioni da mettere nel bilancio 2020-21. Sente che con lui si può aprire un ciclo, ma al tempo stesso gli trasferirà la contrarietà che c'è a Nanchino per le parole di 15 giorni fa, in particolare per il riferimento alla «società debole». In Cina chi comanda non gradisce (eufemismo) che un dipendente lo denigri. Anche se il dipendente in questione guadagna 12 milioni netti più 2 di bonus. Per la proprietà, dunque, ci dovrà essere un ravvedimento di Conte, per il presente, ma soprattutto per il futuro. E Antonio cosa pensa? Più difficile capirlo. [...] Di certo nelle ultime due settimane i pensieri di addio si sono leggermente diradati nella sua testa: le persone a lui più vicine gli hanno fatto notare che l'arrivo di Pirlo sulla panchina bianconera e il possibile maxi ricambio nella rosa juventina potrebbero aver accorciato il gap dalla capolista. Il prossimo potrebbe essere l'anno dello scudetto nerazzurro e farlo vincere... ad Allegri non lo esalta.

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