Roma-Young Boys 3-1: Calafiori da urlo, che gol all'Olimpico!

La squadra di Fonseca si prende i tre punti decisivi per conquistare la qualificazione da prima del girone in Europa League. Oltre alla rete-gioiello del giovane talento, in gol anche Borja Mayoral e Dzeko. Per gli svizzeri inutile il primo gol della serata realizzato da Nsame
Roma-Young Boys 3-1: Calafiori da urlo, che gol all'Olimpico!© ANSA
Simone Zizzari
4 min

ROMA - Una vittoria per dimenticare la debacle di Napoli e guardare con fiducia alla sfida contro il Sassuolo in campionato. La Roma di Fonseca batte per 3-1 lo Young Boys e in un colpo solo riprende fiducia e si guadagna il primo posto aritmetico nel girone. Tra le buone notizie della serata (la terza rete europea di Borja Mayoral, il recupero di Fazio e il ritorno al gol di Dzeko), spicca la grande prestazione di Calafiori, coronata da un gol da urlo.

Le scelte di Fonseca

Fonseca in emergenza in difesa. Mancano gli infortunati Mancini e Smalling, spazio a Juan Jesus e Ibanez affianco a Cristante. In mediana si rivede Diawara al posto di Veretout. C’è Calafiori sulla sinistra mentre in avanti spazio alle bocche di fuoco spagnole con Pedro e Carles Perez alle spalle di Borja Mayoral.

Borja Mayoral risponde a Nsame

Il primo tempo è a tinte giallorosse. In campo c’è solo la Roma che spinge, che occasioni da gol ma non riesce a finalizzare. Lo Young Boys parcheggia il pullman davanti a Von Ballmoos e resiste sperando in qualche ripartenza fortunata. Il forcing romanista iniziale fa ben sperare: prima una conclusione di Calafiori a lato di poco e poi una punizione a giro di Bruno Peres raffinata e sfortunata chiariscono da che parte tiri il vento. C’è voglia di gol nella giovane (e sperimentale) Roma di Fonseca. Tra i più pimpanti, insieme a Calafiori, c’è Carles Perez, finalmente dinamico e pericoloso. L’ex Barça ha una buona chance al quarto d’ora ma di esterno sinistro non indovina l’angolo. Nella Roma a trazione spagnola c’è anche Pedro che ha fame di gol ma in due circostanze spreca per eccesso di sicurezza. Il gol è nell’aria, sembra poter arrivare da un momento all’altro. La beffa per Fonseca è che arriva nella porta sbagliata. Ad andare improvvisamente in vantaggio è infatti lo Young Boys che con Nsame ringrazia la difesa romanista per il regalo di Natale anticipato. Basta un lancio lungo per mandare in confusione Juan Jesus e Ibanez. Cristante prova a rimediare ma il camerunense lo brucia sullo scatto e batte Pau Lopez in uscita al 34’. Gli svizzeri si ritrovano avanti con il minimo sindacale: un tiro, un gol.  Una beffa per i padroni di casa che hanno il merito di reagire subito con Calafiori, bravo a trovare lo spazio per una conclusione pericolosa parata dal portiere avversario. Il pari arriva proprio in chiusura di tempo: Perez si diletta uno slalom da urlo, poi serve Pedro che si fa deviare il tiro da Van Ballmoost. Sulla respinta il più lesto è Borja Mayoral che di testa infila l’1-1 e il terzo gol in Europa League.

Che gol di Calafiori!

Nella ripresa la sinfonia non cambia. Gli ingressi di Spinazzola e Mkhitaryan regalano maggiori energie alla Roma in fase di spinta. Proprio l’armeno sfiora il sorpasso al 55’ con una sassata dal limite deviata in angolo in qualche modo da Von Ballmoos. Al 59’ arriva lo straordinario gioiello di Calafiori che al terzo tentativo indovina un sinistro atomico dal limite che incenerisce il portiere e le resistenze svizzere. E il 2-1 che rasserena la Roma e rimette sui binari una partita dominata dai giallorossi. Fonseca toglie Borja Mayoral e Villar per regalare minuti a Dzeko e Pellegrini. Nell’ultima mezz’ora c’è spazio anche per il rientrante Fazio, finalmente negativo dal Covid. In campo succede ben poco. La Roma gestisce, lo Young Boys non riesce a rendersi pericoloso. C’è tempo ancora per vedere il tris di Dzeko all’81’ con una notevole conclusione al volo di destro e il rosso diretto a Camara per un brutto fallo di reazione su Mkhitaryan. Al triplice fischio la Roma può esultare per la qualificazione ai sedicesimi ottenuta da prima del girone. L’ultima partita a Sofia avrà il sapore di una scampagnata.


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