Lazio, Sarri: "Europa League dura, ma ci tengo. E sull'Assocalciatori..."

Il tecnico biancoceleste ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di Coppa contro la Lokomotiv Mosca: "Calendario fitto, i giocatori ne risentono"
Lazio, Sarri: "Europa League dura, ma ci tengo. E sull'Assocalciatori..."© Getty Images
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FORMELLO - Lazio in Russia a caccia di altri punti per la qualificazione agli ottavi d'Europa League. Va tenuto a distanza il Marsiglia di Sampaoli. In conferenza stampa, Maurizio Sarri ha parlato della sfida contro la Lokomotiv Mosca e non solo: "Dopo il cambio di allenatore la Lokomotiv è una squadra diversa e forse anche superiore rispetto a quella vista all'andata. Mi aspetto una partita difficile e noi abbiamo bisogno di andare avanti vincendo. Per loro lo stesso per andare ai playoff. Non sarà un match semplice, ma in teoria piuttosto aperta. Entrambe le squadra hanno bisogno di punti e sarà più difficile rispetto all’andata. Bisogna disinteressarsi di altre partite e non fare calcoli altrimenti diventa difficile. Dopo 72 ore devi giocare a Napoli in trasferta, ma non ci pensiamo. Avanti match dopo match e poi decideremo per quello dopo. Non mi piace essere condizionato”.

Sarri sullo stato di forma della squadra

Quando vanno in nazionale il minutaggio aumenta per i giocatori. Si mettono in evidenza i minuti solo di campionato, ma si fa fatica ovunque. Abbiamo due-tre giocatori che hanno tanti minuti, come Acerbi. Ma finché non danno segnali di cedimento avanti così, poi chiaro il conto si paga prima o poi. Immobile sta piuttosto bene, ha fatto due allenamenti con sensazioni diverse da un polpaccio all’altro. Ora sta meglio, ma nelle ultime settimane si è allenato pochissimo. Zaccagni? Non è ancora in ottima condizione fisica, ha attraversato diverse problematiche. Sarà da valutare dopo allenamenti e minuti in campo, per ora c’è quella sensazione che faccia il compitino perché non si sente ancora di fare qualcosa di meglio. L’Europa League? Per noi è una problematica non da poco. Andare in giro per l’Europa e giocare dopo poche ore è una problematica enorme per la Lazio e per tutte le altre. Ho anche detto che andremo lì a giocarcela come giusto che sia. Non possiamo pensare di andare in giro per l’Europa e di non provare a qualificarci. L’Europa League fatta così è un problema? Sì, perché prima si giocava il giovedì e poi lunedì in campionato. Con i calendari messi così è difficil  e la qualità scende. Tante squadre hanno infortuni. Mi meraviglio che l’associazione calciatori abbia lottato per una settimana di ferie a Natale e non per queste problematiche qua”.

Lazio e le fatiche in Europa League

“Se qualcuno sottovaluta il nostro girone è un folle. Non c’è n’è uno più difficile. La Lazio ha un rendimento diverso non solo in Europa, ma anche in campionato tra casa e fuori casa. Bisogna sistemare questa cosa. Le condizioni sono le stesse, ma non comprendo il motivo. Il Napoli che gioca prima? Un giorno su tre è un 33%. Il regolamento è questo, comanda il ranking e così è accaduto per il Napoli. Pensiamo a domani, poi alla prossima. Leiva? Sta meglio, ha avuto un piccolo scadimento di forma, ma normalissimo. Anche lui ha detto di sentirsi meglio rispetto a due-tre anni fa”.

Il commento a margine sull'Europeo

Sull'elevato numero di partite, Sarri ha commentato durante la conferenza di Acerbi: "Ma di ridurre il numero di partite in nazionale non viene in mente a nessuno? Magari confinarle in un unico periodo dell'anno. È possibile che le ultime del girone di qualificazione per i Mondiali abbiano fatto 19 punti in 87 partite? Non che non debbano fare gli Europei, ma ci deve essere un Europeo di Serie B. Poi chi lo vince verrà a fare la Serie A. Così si stanno facendo partite inutili e si massacrano i giocatori facendogli fare tantissime gare. A giugno finiscono i campionati, ti fermi per fare le nazionali e bastano quattro o cinque partite per le qualificazioni invece delle 12 attuali".


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