Lazio, Sarri: "Con l'Atalanta prestazione occasionale. Non siamo al top in Italia"

Il tecnico ha presentato la gara di Europa League contro il Midtjylland: "Preoccupato per il terreno dell'Olimpico, la situazione non si risolve in pochi giorni"
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FORMELLO - Con il Midtjylland non si può sbagliare, Maurizio Sarri lo sa. In ballo, all'Olimpico, ci sono punti importanti per il passaggio del turno e il primato nel girone. C'è da riscattare pure il 5-1 rimediato in Danimarca, prima e unica batosta di una Lazio che sta correndo fortissimo in Serie A ma che, fin qui, ha fatica in Europa League. Una sola vittoria, 9 gol incassati in 4 partite e segnati 7 (differenza reti -2). Il tecnico biancoceleste, in conferenza stampa, ha presentato la gara di giovedì: "Queste sono partite che possono dare o togliere, dipende dalla mentalità, Se siamo maturi, sono match che ci danno, altrimenti l’appagamento porta un calo di determinazione. Il rendimento in coppa è condizionato da un match sbagliato. Non abbiamo fatto grossi errori. Fatto quello che dicevamo di fare. A livello mediatico il Salisburgo è una grande squadra, lo Sturm che in campionato è a un punto non lo è. Quella partita fallita ci sta mettendo in difficoltà”.

Sarri e l’Europa League

“Le squadre di forte mentalità hanno sempre una grande motivazione. Do poco credito alla partita di Bergamo, può essere occasionale. C'era lo stadio pieno e una squadra che temevamo: questo ci ha scattare qualcosa. Il cambio di mentalità va fatto contro una squadra media e in uno stadio vuoto. Vecino ci sta dando quello che ci aspettavamo: si inserisce, ha doti difensive, fisico. Il tutto con una qualità molto elevata. Napoli e Milan sono grandi in Italia e lo stanno diventando in Europa, noi dobbiamo esserlo ancora in Italia. Solo lo Sturm Graz ha fatto il 2% più di noi, nel resto siamo stati meglio noi dal punto di vista fisico. La squadra che ha corso di meno tra le mie? Il Chelsea. Grandi accelerazioni, ma meno resistenza. Le squadre italiane hanno 3 giocatori che corrono sopra i 30 km/h e lì 14. In Inghilterra giocano con i due palloni, quelli che danno agli arbitri. Cancellieri in attacco? Dipende dalla partita. Ha la gamba di Felipe, accelerazioni importanti, ma non ha l’ordine da esterno. Va valutato di match in match, non c’è nulla di prestabilito. Nelle rotazioni possibile possa entrare anche Luka Romero”.

Sarri e il divertimento

“Vengono punite le nostre stupidaggini, quell’arbitro che ha espulso Lazzari non doveva essere a quel livello. Non aveva nessun requisito per essere un internazionale. Se io mi diverto durante gli allenamenti è già un buon segnale. Il divertimento è contagioso, se i giocatori si divertono il pubblico diventa una conseguenza. È un aspetto importante. Avere il senso del divertimento e trasmetterlo ti aiuta anche a far risultato. Speriamo di proseguire su questo livello. Voglio entusiasmo, ma non euforia. Lazzari sta bene, ha subito una contusione bella tosta. Milinkovic diffidato? Non ci penso, ogni volta che lo faccio succede qualcosa. Andremo dritti. L’aspetto tattico è condizionato dall’atteggiamento dei giocatori. Se sei perfetto, ma in maniera fredda, i problemi vengono a galla. Questa cosa di non voler subire è in crescita. Zaccagni che ti fa 60 metri per recuperare un pallone, Felipe e Pedro che ritornano sempre. Sono segnali importanti. Questa è partecipazione attiva di tutta la squadra che è aumentata. Il terreno dell’Olimpico? Mi preoccupa, nel breve periodo la situazione non si risolve. La partita fatta a Bergamo su un biliardo non è replicabile. Per il nostro modo di giocare è un handicap non da poco. Luis Alberto gli faceva male un’anca, mica aveva un ictus. Ieri ha fatto un allenamento. Vediamo oggi, è solo un acciacco. Il ritiro? In qualche posto lo faremo, spero non in Argentina. Sarebbe una follia dal punto di vista tecnico. Rientriamo giocando a inizio gennaio con il freddo e fare un ritiro sopra i 30 gradi è una follia. Poi c’è il fuso orario. Non ha senso, spero non succeda”.


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