Juve, il colpevole è Pinheiro

Poca fortuna nell'andata del playoff di Europa League per i bianconeri, che hanno visto sfumare la vittoria nel finale. L'arbitro nel mirino
Juve, il colpevole è Pinheiro© LaPresse
Xavier Jacobelli
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La Juve c’è, la fortuna no, l’arbitro nemmeno. Il rigore a recupero scaduto c’era, netto, evidente, visto da tutti tranne che da Joao Pinheiro. Scandalosamente sbagliata la decisione arbitrale: ha negato ai bianconeri una vittoria di certo sofferta che, però, sarebbe stata il giusto premio alla tenacia con la quale i bianconeri l’hanno cercata. La qualificazione agli ottavi di finale di Europa League è un discorso più che mai aperto, da regolare il 23 febbraio a Nantes, stadio de la Beaujoire, purché si giochi in undici contro undici. Le avvisaglie che per i bianconeri non sarebbe stata una serata con la buona sorte erano state la carambola respingente il gol a Chiesa e la traversa colpita da Di Maria direttamente su calcio d’angolo: i due episodi fortuiti hanno baciato i francesi e basito i bianconeri, nel primo tempo ringalluzziti dal tridente, al quarto d’ora della ripresa fulminati dal gran gol di Blas, galeotto lo scivolone di Bremer. Dopodiché, la Juve ci ha provato fino alla fine e proprio alla fine al rigore della possibile vittoria era arrivata, ma non aveva fatto i conti con Pinehiro e associati. 

L'arbitro è colpevole

La domanda del giorno è: a che cosa serve il Var se non lo si usa come si deve? Ad onta del tredicesimo posto in Ligue 1 a 26 punti dal Psg capolista, il Nantes si è rivelato un osso molto più duro di quanto, alla vigilia, avesse indotto a ritenere il suo altalenante campionato. Sino a quando sono rimasti in campo tutti insieme, Chiesa, Di Maria e Vlahovic hanno fatto bene ciò che Allegri si aspettava facessero: la rete di Dusan è stato il paradigma del Trio, schierato soltanto per la seconda volta in questa stagione, la prima era stata contro la Fiorentina. Se avesse il tempo di recriminare anche contro la iella e gli infortuni che non l’hanno mai mollato in questa annata così tormentosa e tormentata, Allegri potrebbe pensare a ciò che sarebbe potuto essere, ma non è stato con quei tre sempre in gioco là davanti l’uno accanto all’altro. Così non è stato e bisogna guardare avanti: allo Spezia domenica e al Nantes fra sei giorni. Nella fase a gironi della Champions League, la Juve aveva inanellato cinque sconfitte in sei partite, stabilendo un record negativo assoluto nella storia della sua partecipazione al primo torneo continentale. Nel purgatorio in cui i bianconeri sono scivolati, l’Europa è stata ancora matrigna con loro, frustrando l’ammirevole sostegno dei tifosi dello Stadium che nulla possono rimproverare ai giocatori di Allegri quanto a impegno e dedizione. Tanto è vero che la reazione al gol francese è stata volitiva, orgogliosa, ma resa vana dalla cantonata arbitrale. Il Nantes l’aveva già scampata bella con il mancato secondo giallo a Castelletto e al pareggio l’ha spinto non l’incolpevole Bremer, ma il colpevole Pinheiro. Questo è chiaro.


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