Bordata di fischi per la Roma: sbaglia tutto, il Lille vince all'Olimpico
Si possono sbagliare tre rigori di fila sotto la propria porta con due attaccanti diversi? Sì, si può. Lo ha fatto la Roma all'Olimpico nella seconda giornata della prima fase di Europa League: dopo aver vinto 2-1 a Nizza una settimana fa, la squadra di Gasperini perde 1-0 in casa con Lille, passato in vantaggio al 6' con Haraldsson. Nulla è ovviamente compromesso, ma la partita contro i francesi dimostra tre cose: che la squadra paga il doppio impegno soprattutto a livello mentale; che alcuni giocatori sono parecchio indietro rispetto agli altri; e che, soprattutto, giocare con un attacco così sterile è complicato. Stasera la Roma ha sbagliato tutto quello che poteva, la cosa più eclatante sono i tre rigori di fila falliti all'80. Non tre diversi - come accadde a Martin Palermo durante uno storico Colombia-Argentina, ma tre nello stesso tentativo. Due volte Dovbyk e una Soulé: nessuna possibilità di pareggiare, Roma da quel momento sparita dal campo.
Roma poco concreta
Non che prima i giallorossi avessero fatto faville: il piccolo turnover di Gasperini non ha pagato. In difesa c'è Hermoso al posto di Mancini con Celik e N'Dicka e non se la cava male, a centrocampo El Aynaoui arriva sempre in ritardo e fa rimpiangere - tanto - Koné, a destra Wesley corre, ma qualche piccola imprecisione c'è, a sinistra Tsimikas la combina grossa e da uno con la sua esperienza non te lo aspetti. Il greco sbaglia un appoggio in uscita, serve Felix Correia che vede arrivare Haraldsson: nonostante un tentativo disperato di El Aynaoui il tiro è preciso e batte Svilar sotto la traversa. E la Roma? Poco o niente. Corre, lotta, ha ritmo, ma non è mai concreta. Pellegrini e Soulé non girano, Ferguson peggio che mai. Gasp toglie Tsimikas all'intervallo, inserisce poi Dovyk, Mancini ed El Shaarawy, ma la sostanza non cambia. Genesio soffre poco, Gasp tantissimo soprattutto quando al 35' Tsimikas, Soulé e El Aynaoui si divorano l'impossibile davanti alla porta. Il Lille si fa vedere con Giroud, la Roma con un debole colpo di testa di Ferguson ma fino all'80' non succede niente di rilevante. Poi arriva il rigore e il pareggio sembra nell'area.
Dai fischi ai cori: cosa è successo all'Olimpico
Sembra, appunto, perché la Roma sbaglia per tre volte. E allora, ancora una volta, tornano in mente le parole di Gasperini in estate quando chiedeva a gran voce più concretezza davanti. In attesa di Bailey e soprattutto Dybala, che torneranno dopo la sosta, la Roma fatica tantissimo. I numeri? Impietosi: sette partite di campionato, sette gol fatti. Di cui appena tre segnati dalle punte. Poco, davvero troppo poco, per puntare in alto. E allora, al 90', arrivano i fischi, seguiti poi dal coro: "Noi non ti lasceremo mai". Domenica, a Firenze, altra battaglia.
