Maradona: «Icardi un traditore. Totti? Fino a 50 anni...»

Diego torna in Italia per la partita "Uniti per la pace": «Giocare con mio figlio? Vediamo cosa dice l'allenatore...». Poi una battuta: «Bello essere qui senza essere perseguitati da Equitalia»
Maradona: «Icardi un traditore. Totti? Fino a 50 anni...»
Francesco Guerrieri
4 min

ROMA - Calcio e solidarietà. Palla tra i piedi e mano sulla coscienza. Tanti campioni attesi mercoledì sera allo stadio Olimpico in occasione della Partita della Pace - “Uniti per la Pace”. Oggi alla conferenza di presentazione dell’evento era presente anche Diego Armando Maradona. E’ stato un Pibe a tutto tondo quello che si è presentato sorridente e in forma negli studi Rai di Viale Mazzini: «Mi ha invitato il Papa all’evento - spiega Diego in conferenza - è un Pontefice che piace a tutti, sta facendo un gran lavoro. Io mi ero allontanato dalla Chiesa, lui mi ci ha riportato vicino alla fede. Oggi abbiamo tanto bisogno di pace nel mondo, non vogliamo violenza e morte di bambini innocenti. Io ho paura per i miei bambini, vorrei aiutare di più di quello che posso fare. Intanto mercoledì scenderò in campo e… giocherò 90’». Non sarà l’unico campione in campo: «Ci saranno anche Totti e Ronaldinho, ma io spero che il messaggio arrivi anche a Messi, Ibra e Cristiano Ronaldo. Abbiamo bisogno di grandi stelle per questi eventi». Poi una battuta: «Mi piace stare in Italia senza essere perseguitato da Equitalia. Invito anche loro a venire allo stadio… pagando il biglietto».

MILIK - Il cuore di Diego batte ancora per il Napoli: «Mi dispiace per Milik, ma nel calcio basta un minuto per spegnere la luce: sono cose che succedono. Lui è giovane e forte, tornerà presto». Sul “traditore” Higuain: «Non sono arrabbiato con lui, conosco il padre perché ci ho giocato insieme: lui sa che queste cose non si fanno. A me, per esempio, Berlusconi mi voleva al Milan, ma come facevo ad andare in rossonero dopo aver vestito la maglia del Napoli? Mi avrebbero ammazzato! Oggi è tutto più facile».

TOTTI - Impossibile non parlare di Totti: «Può giocare fino a 50 anni, ci vorrebbero 40 giocatori di serie A per farne uno come lui». Domenica il numero dieci giallorosso giocherà proprio lì dove Diego è quasi un Dio: «Non sarà facile per la Roma giocare al San Paolo. Dopo i fatti recenti, spero che sia solo uno spettacolo in campo. Mi auguro anche che vinca il migliore… il Napoli». C’è spazio anche per la nostalgia: «L’Olimpico è uno dei campi più belli dove ho giocato, mi ha sempre divertito e c’ho anche vinto. Oggi mi dispiace vederlo quasi vuoto, quando giocavo io era sempre strapieno».

DIEGO JUNIOR - Presente alla conferenza anche Diego Armando junior. Pensate una coppia Maradona-Maradona in attacco: «Giocare con mio figlio? Vediamo che dice l’allenatore» scherza Diego senior. Quante volte abbiamo sentito ripetere negli anni "Ecco il nuovo Maradona”? Tante. Troppe. Di Diego ce n’è uno solo (anzi, due). Tanti però sono gli attaccanti di qualità che sta sfornando ultimamente l’Argentina: «E’ chiaro che Messi è il numero uno. Al di là di Leo, tutti possono fare bene: da Dybala a Higuain e Aguero. Sono forti, ma è difficile sostituire la Pulce. Nel complesso, la nazionale deve migliorare, e il ct lo sa».

ICARDI - C’è un giocatore (argentino) che però Diego proprio non manda giù. Vecchie ruggini che tornano a galla, Diego lancia la frecciatina (ina? Frecciatona!) a Icardi: «Non parlo dei traditori. Io sono qui alla partita del cuore, lui non c'entra nulla con i bambini e con la pace».

LA FIFA - In chiusura, un messaggio anche per il nuovo presidente della Fifa: «Il calcio è in decadenza, ne parlerò con Infantino: non c'è stato ricambio di idee e di persone. Se dovessi entrare, lo farei soltanto con un ruolo importante. Altrimenti nulla».


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