Campioni per sempre: storie di uomini e di eroi legati al calcio

Nel libro di Fabrizio Prisco aneddotti e curiosità di grandi campioni legati a coincidenze fatali: il lato umano del calcio di una volta
Campioni per sempre: storie di uomini e di eroi legati al calcio© © Bartoletti
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Nel calcio troppo urlato di oggi non è facile trovare elementi di poesia che riconciliano il tifoso con l’essenza più pura del gioco più bello del mondo. Fabrizio Prisco, nel suo libro Campioni per sempre, edito da Ultra Sport, ci propone un antidoto: riscoprire il lato umano dei miti del passato per conservare il gusto di seguire ancora con passione un pallone che rotola. Campioni per sempre è un'antologia di 15 racconti dedicata agli eroi del calcio, tragicamente scomparsi, che hanno lasciato un segno nel cuore dei tifosi e che ancora oggi vengono ricordati non solo per i successi sportivi, ma anche per il carisma e la personalità. Una sequenza di attimi indimenticabili che riescono ad evocare uomini unici, restituendone il vero valore e la vera storia; attimi fatti di vittorie esaltanti, dolorose sconfitte, o, più semplicemente di piccoli gesti quotidiani dove la realtà si confonde con la fantasia, dove il pensiero e l'azione si mescolano in una singola, irripetibile vicenda.

Nelle storie di Prisco si parla di autentiche bandiere come Armando Picchi, Gigi Meroni, Gaetano Scirea, Agostino Di Bartolomei e Gianluca Signorini, di squadre epiche come il Wunderteam di Sindelar, il Grande Torino, l'Inter del Mago, la Lazio di Maestrelli, Chinaglia e Re Cecconi, la Juve del Trap, la Roma di Liedholm e il Napoli di Maradona, di miti di provincia come Renato Curi, Erasmo Iacovone, Denis Bergamini e Catello Mari, di guerra e pace, di trincee e campi di concentramento, di SLA e di doping, di vittorie esaltanti e di dolorose sconfitte. La prefazione è di Roberto Beccantini; le illustrazioni sono state realizzate dal giovane artista Marco Manni.

"A volte basta un attimo per scordare una vita, ma a volte non basta una vita per scordare un attimo", recita un famoso aforisma di Jim Morrison. Campioni per sempre vuole partire proprio dagli attimi per tratteggiare le gesta di alcune leggende del nostro tempo. Attimi indimenticabili di un match che ha fatto epoca, attimi noti e meno noti attraverso i quali si può respirare l'odore umido dell'erba o quello canforato degli spogliatoi, attimi di vita quotidiana dove la realtà si confonde con la fantasia, dove il pensiero e l'azione si mescolano in un singolo episodio e dove il lettore si immedesima nelle vicende fino a diventare il deus ex machina e il motore della narrazione, manipolando eventi e flashback sull'onda lunga dell'emozione e del sentimento. I racconti non sono delle semplici biografie. Il vero, il verosimile e il falso si fondono negli aneddoti, nei dialoghi e nelle ricostruzioni romanzate. Il filo conduttore di ogni storia è l'amore. L'amore incondizionato per un calcio che non esiste più, per lo sport pulito e per la parola che, come ci hanno insegnato i maestri Arpino, Brera, Galeano e Soriano, diventa letteratura anche grazie ad una finta di corpo, un gol all'incrocio o un colpo di reni. Perché quando solo il fato riesce a sconfiggere un atleta, questi acquisisce all'istante il lasciapassare per l'immortalità e si conferma campione. Per sempre.


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