Viareggio Cup: trionfa il Bologna ai calci di rigore

Dopo lo svantaggio iniziale, gli emiliani pareggiano nell'ultimo minuto regolamentare e superano il Genoa dagli undici metri: decisiva la parata di Fantoni su Petrovic
Viareggio Cup: trionfa il Bologna ai calci di rigore
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VIAREGGIO - Il Bologna interrompe un tabù lungo 52 anni e si aggiudica la Viareggio Cup per la seconda volta nella sua storia. Al termine di una finale interminabile con il Genoa, i felsinei vincono il torneo soltanto ai calci di rigore, dopo l'1-1 acciuffato per i capelli nei tempi regolamentari con la rete a 2' dalla fine di Cossalter. Nella serie dei penalty, dopo gli errori iniziali proprio di Cossalter e Adamoli, una lunga striscia di realizzazioni fino alla parata decisiva di Fantoni su Petrovic.

LA PARTITA - Genoa pericoloso già in avvio con Cleonise, che di sinistro sfiora il bersaglio grosso sugli sviluppi di un corner. Risponde il Bologna con Rabbi, a un passo dal vantaggio su assist di Mazza. I felsinei crescono, Visconti si divora il potenziale 1-0 angolando troppo la conclusione a tu per tu con il portiere, poi è il turno di Koutsoupias, vicino al gol con una bella conclusione a giro. Lo 0-0 dell'intervallo permette al Genoa di rifiatare e di sbloccare lo stallo a inizio ripresa: Bianchi riceve da Cleonise, salta un difensore con un numero e batte Fantoni col mancino. Soltanto al 64' il Bologna getta nella mischia Cossalter, tra i protagonisti delle gare precedenti. E' proprio lui a firmare l'1-1, dopo che Stanzani aveva sfiorato il pari al 67': sinistro che coglie colpevolmente impreparato il portiere, all'88' si va verso i supplementari. Nei primi 15' succede poco, solo un destro di Krastev che non spaventa il portiere del Genoa. Regna la paura fino al 120', si va ai rigori. La parità non sembra voler abbandonare le due squadre nemmeno nella serie finale: sbagliano Cossalter e Adamoli, quindi segnano Farinelli, Vasco da Cunha, Ruffo, Cella, Lunghi, Rovella, Mazza, Ventola, Piccardi, Diakhatè e Cassandro, fino all'errore decisivo di Petrovic, ipnotizzato da Fantoni.


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