Bonucci replica al Napoli: «Ci vuole massimo rispetto»

Il difensore della Juve e della Nazionale risponde al club partenopeo: «Capisco l'amarezza, ma non si può parlare di campionato falsato»
Alberto Polverosi
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FIRENZE - Leonardo Bonucci, difensore centrale di Juventus e Nazionale, racconta la vigilia della Bulgaria.
  
La tattica sarà quella di aggredire la Bulgaria subito?
«La nostra mentalità è quella di proporre il nostro gioco e pressare alti, anche se le loro ripartenze possono fare male. Porteremo la massima aggressività nel centrocampo avversario»
  
Qui a Coverciano è lo stesso Conte di sempre, lo stesso martello?
«Non è assolutamente cambiato. Trasmette il suo carisma alla Nazionale».
  
Ha ancora senso parlare di campionato falsato?
«E’ un’espressione un po’ forte, capisco l’amarezza dopo alcuni episodi, però ci vuole massimo rispetto».
  
Qual è il limite della Nazionale?

«La poca esperienza a livello europeo, ma con la tattica dell’allenatore aniamo questa difficoltà. La preoarazione alle partite di Conte è maniacale nei dettagli».
  
Ma non eravate stanchi di questo allenatore alla Juve?
«Le sue sono maniere forti nell’insegnare calcio, dopo tre anni avevamo fatto nostro un grande bagaglio, ma questi 10 giorni sono un toccasana per aumentare l’intelligenza calcistica».
  
Per i tre scudetti della Juve si parlava molto di Conte e poco dei giocatori. Lo dicono a Torino, ma è vero questo pensiero?
«Quando è arrivato Conte alla Juve ci ha trasmesso la mentalità vincente, noi siamo stati intelligenti come gruppo a farla nostra e continiuare sulla strada della vittoria. Ci portiamo dentro la mentalità vincente».
  
Come sarà accolto a Torino per la gara con l’Inghilterra?
«Con gli applausi».
  
Come vive la sfida anche dialettica fra Allegri e Conte?
«Sono due allenatori completamente diversi, speriamo che a fine anno si possa dire che li accomunano le vittorie».
  
Aggressione della palla per Conte, gestione della palla per Allegri. La differenza è questa?
«Con Allegri ho avuto la possibilità di rispondere a quelli che sostenevo che a 4 non potevo giocare, a me piacciono tutt’e due i modi, e poi non è vero che Allegri non voglia l’aggressione della palla».
  
In questi giorni si parla molto di Verratti
«Sta dimostrando di essere un giocatore importantissimo a livello europeo, nonostante la sua giovane età non soffre la pressione e questa è una dpote importabte. Cerchiano di aiutarlo in alcuni movimenti che sono diversi rispetto al Psg».
  
E poi tornerà Pirlo.
«Pirlo è un valore importantissimo per il calcio italiano e quando sta bene darà il suo contributo nella Juve e in Nazionale. Verratti invece sta dimostrando le sue qualità».
  
Cosa ha portato Conte nell’Italia?
«Dopo 4 mesi è come se il tempo si fosse fermato. Ci ha messo subito a vedere il video delle gare con la Croazia e con l’Albania, fa sempre bene rivedere le partite fatte».
  
Vi allenava così anche alla Juve?
«Alla Juve non passava giorno che non si vedesse un video».
  
La Juve ci crede davvero alla finale di Berlino. E’ scattato qualcosa?
«Abbiamo centrato l’obiettivo di entrare nelle prime 8. Nel sorteggio abbiamo avuto un po’ di fortuna, ma il Monaco va affrontato col massimo rispetto, ha eliminato l’Arsenal».
  
Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini: è la difesa più forte a livello internazionale?
«Non vorrei tirarmela ma è così. Sono i numeri che parlano e poi ora abbiamo ritrovato un giocatore come Barzagli».
  
Miglior difesa europea nei gironi di qualificazione agli ultimi due Europei con 4 gol subiti in 14 partite. Ci può spiegare qual è la vera forza di questo reparto?
«Sono stati gli insegnamenti avuti, è stato Conte che ci ha introdotto in una visione nuova della difesa con le marcature preventive: ti agevola quando sei messo bene sul campo. Poi, giocando sempre di più uno accanto all’altro conosci le sfurmature. Soprattutto nella difesa a tre, da dietro li guido nell’aggressione della palla e avendo me alle spalle sanno di poter giocare più tranquilli».
  
Lei è il difensore numero uno per passaggi-chiave. Si sente regista?
«E’ una statistica che fa piacere, prendere dei rischi ci fa bene in fase offensiva. Questo dato mi riempie d’orgoglio, vuol dire che sto facendo bene».
  
La partita di Chanopions a Dortmund è stata la migliore di Bonucci?
«In Champions contro il Borussia ho fatto buonissime partite, ma sono pignolo con me stesso e dico che c’è sempre da miglioare».
  
Per la prima volta, in un raduno della Nazionale, non si parla di Balotelli...
«E’ un un periodo grigio della sua carriera, ma non dimentichiamo che all’Europeo 2012 è stato un valore aggiuno per la Nazionale. Le porte sonop aperte per lui a patto che si cali nella mentalità di una Nazionale portata al sacrificio».
  
La Juve crede anche alla rimonta in Coppa Italia?
«E’ uno degli obiettivi dell’anno. Vogliamo ribaltare il risultato: come loro hanno vinto a Torino, noi vogliamo vincere noi a Firenze».
 


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