Conte: Niente Nazionale per chi non gioca nei club

Su Florenzi: "Può giocare terzino come nella Roma". Su Insigne: "Sta giocando trequartista ma può fare bene anche da esterno
Conte: Niente Nazionale per chi non gioca nei club© Bartoletti
Alberto Polverosi
7 min

Conte, ieri era all’Olimpico. Che impressione ha avuto da Roma e Juve?
«Sono due squadre forti, come lo sono state negli ultimi anni. E’ stata una bella partita, Juve e Roma lotteranno per vincere».
  
Aveva un’espressione severa quando è stato inquadrato, aveva visto la difesa della Juve in difficoltà?
«Era un’espressione...naturale».
  
Sono arrivati insieme juventini e romanisti.
«Quando si arriva in Nazionale si chiude il discorso campionato, è quello che io pretendo. Dobbiamo concentrarci quanto prima sulle nostre partite. Battendo Malta e Bulgaria possiamo mettere un sigillo alla qualificazione che ancora non abbiamo conquistato».
  
Prandelli a Radio Rai si è come sfogato, ha detto che la Nazionale passa in secondo piano rispetto agli interessi dei club.
«Cesare ha fatto 4 anni importanti in Nazionale con un grandissimo lavoro. Si è scontrato con problemi che esistono e penso che lui, meglio di me, conosca la situazoopne. Noi adesso dobbiamo pensare a lavorare, ottenendo il massimo con quello che abbiamo».
  
Gli allenatori in Italia lavorano poco sul gruppo.
«Non so se è così. Ciascuno di noi ha le proprie idee. Nella mia squadra non dovrà mai mancare l’organizzazione perché esalta il talento. Era una prerogativa da quando ho iniziato ad allenare, l’avevo imparata da calciatore. Il giorno che il talento non sta bene, se non hai l’organizzazione non vai da nessuna parte».
  
La Juve ha ceduto 4 giocatori...
«Scusate, ma fare riferimenti sul passato non mi interessa, mi interessa concentrarmi sulla Nazionale. Mi auguro che in questi giorni il campionato venga messo da parte anche da voi».
  
Fiorentina e Udinese hanno schierato 0 italiani, 8 giocatori convocati da lei sono riserve, è sempre più preoccupato? La lista dei 25 a cosa porta?
«Le riforme hanno bisogno di un po’ di tempo per dare dei benefici. Io ho rimarcato certi problemi come hanno fatto i miei predecessori. Conviene concentrarci su quello che abbiamo. Detto questo aggiungo che starò molto attento al campionato e a chi gioca. Nelle convocazioni di queste due gare ho mantenuto il gruppo dell’anno scorso, c’erano solo due giornate di campionato come riferimento, mi sono fidato del gruppo dell’anno scorso, ma è ovvio che se perdurano situazioni di azzurri che non giocano nei propri club, la Nazionale diventa a rischio. Questo preferisco dirlo, spiace ai giocatori e a me, ma bisogna tenerne conto: chi non gioca  nella propria squadra non può pensare di venire in Nazionale».
  
Allora Zaza che va sempre in panchina con la Juve...?
«Andando alla Juve ha scelto una sfida importante. E’ stato titolare della Nazionale italiana e il titolare dell’Italia deve ambire alla Juve. Se non gioca, è un problema».
  
Di conseguenza l’Italia ha problemi in attacco.
«Abbondiamo di più in ruoli diversi da quello del centravanti, abbiamo più attaccanti esterni e cerchiamo di adattarci a questo ruolo, in attesa di qualche scoperta o riscoperta del campionato».
  
Cosa abbiamo ora? Poco, pochissimo?
«Non credo che sia importante dire se è molto o poco, stiamo crescendo come gruppo, ci può essere l’integrazione di qualche under che ha fatto l’Europeo».
  
Florenzi è stato adattato terzino destro nella Roma e De Rossi come difensore centrale. Lei  Florenzi lo segue anche come terzino?
«Ho parlato con lui, è molto contento, gli piace questa situazione tattica, intendo giocare come terzino. Può farlo anche in Nazionale, come nella Roma, deve lavorare nella fase difensiva, averlo come spinta è un vantaggio. Con l’Inghilterra ha fatto l’esterno, terzino e ala, ha fatto bene e può essere utile. Quando devi attaccare e hai bisogno di qualità rappresenta una soluzione ottima
  
La Croazia è stata penalizzata di un punto. Ora il primo posto è più vicino.
«Rimangono quattro partite nel girone, con la testa e le gambe dobbiamo vincerle tutt’e 4 e arrivare al primo posto. Se non dovesse accadere significa che quacun altro ha fatto meglio. Ma noi vogliamo le 4 vittorie per aumentare stima, fiducia, per crescere».
  
Insigne sta giocando trequartista. Può essere utile in quella posizione anche alla Nazionale?
«Sta giocando da trequartista, anche se spesso si sfila nella posizione a lui più congeniale, quella di esterno. Nei sistemi di gioco che ho nella testa non è previsto il trequartista, però Insigne può fare molto bene come esterno».
  
Capitolo Malta: là abbiamo fatto fatica. Vedremo un’Italia con tre punte?
«Preferisco non dare vantaggi a nessuno. Malta è cresciuta tanto sul piano tattico in questi ultimi anni, chi ci ha giocato contro ha sempre fatto fatica, ha cinque difensori bassi e tre centrocampisti che spesso marcano a uomo. Noi stiamo lavorando su situazioni diverse, cercheremo di trovare il sistema migliore per mettere in difficoltà Malta che anche quando prende gol non cambia, poi si è aggiunto un centravanti nigeriano, Effiong, molto forte».
  
Come vede il cammino dei club in Europa?
«Quello che è successo l’anno scorso ci rende ottimisti, mi auguro che non sia casuale, però ora abbiamo già perso la Sampdoria e la Lazio».
  
C’è qualcosa che la spinge verso l’ottimismo per la stagione appena iniziata?
«Le protagoniste hanno investito tanto sul mercato, mi riferisco a Juve, Inter, Milan e Roma, questo è un segnale incoraggiante, significa che il calcio italiano vuole tornare in prima pagina. Mi auguro che ci sia un riscontro anche sul campo».
  
L’ultima volta che ha allenato al Franchi era il giorno del 4-2 della Fiorentina in rimonta sulla sua Juve. Lei mimava i gesti il direttore d’orchestra mentre le facevano i cori. Si sente di fare un appello?
«L’appello viene fatto ma non per me, adesso sono il ct della Nazionale, dovrei essere...tifato da parte di tutti. Il passato in Nazionale non conta. Mi auguro che il Franchi possa dare un sostegno importante all’Italia. Fare 6 punti contro Malta e Bulgaria significa iniziare a prepararci bene, in anticipo, per giugno. Spero che Firenze sia vicino».
  
La Nazionale di basket sta per debuttare all’Europeo.
«In bocca al lupo a Simone Pianigiani che ho conosciuto a Siena».

E di Valentino Rossi che può dire?
«E’ immortale, è un vincente, ha fatto qualcosa di straordinario».

In che ruolo lo vedrebbe in Nazionale?
«Esterno offensivo perché così segnerebbe tanti gol».
  
Le piacerebbe avere tanti Valentino Rossi in Nazionale?
«Li abbiamo e li facciamo crescere».


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