Italia, Mancini: «Chiameremo Balotelli. Voglio vincere l'Europeo»

L'allenatore jesino si presenta: «I giocatori azzurri devono tirare fuori i sogni che hanno nel cuore»
Italia, Mancini: «Chiameremo Balotelli. Voglio vincere l'Europeo»© Getty Images
7 min

ROMA - Roberto Mancini inizia ufficialmente oggi la sua avventura sulla panchina dell'Italia.  Il contratto firmato ieri è un biennale fino al 2020 da 2 milioni netti a stagione (più bonus a obiettivo che dovrebbero valere un altro milione).

L'accordo prevede un'opzione che scatterà con la qualificazione a Euro 2020. In pratica per lui si può parlare di un quadriennale. Il debutto è fissato per il 28 maggio con l'amichevole di San Gallo contro l'Arabia Saudita. Riviviamo tutta la prima conferenza stampa del nuovo ct azzurro.

E Balotelli si autoconvoca su Instagram...

12.34 LA CHIUSURA DI FABBRICINI: «Ringrazio Di Biagio, perché ha avuto la guida della nazionale in due partite importanti. Ha creato un bellissimo clima in quella trasferta, ha fatto bene. Ora torna alla guida dell'Under21, ci sarà il campionato in Italia, speriamo abbia la finale a Udine, per riuscire ad arrivare alle Olimpiadi.»

12.31 - GIOCARE BENE: «Chi riesce a giocare bene, alla fine vince. Noi cercheremo di avere il maggior numero di giocatori tecnici per giocare un ottimo calcio».

12.30 - DE ROSSI E BUFFON: «Hanno dato molto alla Nazionale. Sicuramente ci parleremo per capire le loro intenzioni, quando inizieremo a giocare chiameremo quelli più in condizione. Staff? Abbiamo avuto troppo poco tempo, ma non sarà un grande problema».

12.29 - TIFOSI E SOGNI: «Dovremo essere noi a riavvicinare la Nazionale ai tifosi. Quando l'Italia gioca bene, c'è grande entusiasmo intorno alla squadra. I giocatori che arrivano in Nazionale devono tirare fuori i sogni che hanno nel cuore. Convocare Criscito? E' un bravissimo giocatore, l'ho allenato quest'anno, vedremo...».

12.25 - UNDER 21: «Il ct deve stare vicino alle squadre minori, ma non posso disturbare il lavoro degli altri colleghi. L'Under 21 la seguiremo con grande attenzione, questo è certo».

12.22 - STAGE: «Non chiedo stage, se avremo la possibilità ne faremo ma più per chiamare qualche giovane, per conoscerli meglio. Ma i giocatori viaggiano ogni tre giorni, non è così semplice. Dovremo essere veloci a trovare una base di squadra da portare. Le seconde squadre sono un'ottima cosa, sperando che giochino molti italiani».

12.21 - ADATTAMENTO: Torna a parlare Mancini: «Come giocheremo? Voglio conoscere meglio i giocatori che non conosco benissimo. Mi adatterò alle loro esigenze e alle loro qualità».

12.20 - LE PAROLE DI UVA: Michele Uva risponde a una domanda sui dettagli dell'accordo: «E' un contratto che prevede delle premialità in base al percorso della Nazionale. E' corretto dire che si prolunga il contratto se ci qualifichiamo agli Europei».

12.18 - LA SFIDA: «Non so se sarà difficile, se alleni un club quando non vinci sono tutti arrabbiati con te, qua sono 50 milioni di persone. È anche il bello, perché se vinci qualcosa di importante poi è una bella soddisfazione. La sfida non è semplice ma non c'è nulla di facile».

12.17 - RAPPORTO CON I CLUB: «Bisogna avere rispetto dei club e dei giocatori che giocano tantissime partite. Magari quando qualcuno è un po' stanco si può lasciare a casa. Se abbiamo una rosa ampia possiamo far riposare qualcuno».

12.16 - BUFFON: «C'è tanta qualità tra gli azzurri, magari sono un po' giovani. Buffon? Vediamo per la partita di Torino, non ho avuto molto tempo per parlarne».

12.14 - SUL TETTO D'EUROPA: «Sono stato tanti anni a Coverciano, anche se non siamo mai riusciti a vincere. Vorrei essere un ct per bene che riporti l'Italia sul tetto del Mondo e sul tetto d'Europa. Non vinciamo da tanti anni gli Europei che sono l'appuntamento più vicino. Vorrei essere l'allenatore che riporta gli azzurri ad alti livelli. Non sarà semplice ma possiamo farcela».

12.11 - BALOTELLI E PIRLO: «Non dovere fare il mercato è la cosa più bella di fare il ct. Balotelli? Sicuramente ci parleremo e probabilmente lo chiameremo. Lo vogliamo rivedere come era stato agli Europei con Prandelli. Pirlo? Parleremo anche con lui»

12.08 - LA SCELTA: «Perchè la Nazionale? Diventare ct è motivo di orgoglio, ci sono momenti in una carriera in cui bisogna prendere decisioni. Ci sono momenti in cui magari uno preferisce un club, io penso che questo sia il momento giusto, dobbiamo fare qualcosa in un momento difficile».

12.05 - LE PRIME PAROLE DI MANCINI: «Sono emozionato perché diventare ct non è una cosa banale e non capita sempre. Per me è stato abbastanza semplice scegliere, sono orgoglioso di guidare la Nazionale. Per uno come me che ha messo per la prima volta piede a Coverciano nel 1978 è la cosa più bella. Sono felice anche per i miei genitori che sono orgogliosi di questa scelta. Ringrazio anche tutti gli allenatori e le persone che mi hanno aiutato». 

12.00 - LE PAROLE DI FABBRICINI: «Abbiamo scelto Roberto Mancini perché chiedevamo in primis una voglia smisurata di sedere su questa panchina, una forte spinta interiore. Volevamo una persona di grande competenza e nessuno può pensare che non sia la scelta migliore».

11.30 - L'ARRIVO A COVERCIANO: Roberto Mancini è arrivato al centro tecnico di Coverciano dove alle ore 12 verrà ufficialmente presentato come neo c.t. della Nazionale azzurra. Sul pulmino che ha fatto il suo ingresso al centro tecnico alle porte di Firenze poco dopo le ore 11.15, insieme all'ex mister di Lazio, Inter e Zenit, erano presenti fra gli altri anche il commissario straordinario della Figc Roberto Fabbricini, il d.g. azzurro Michele Uva ed il team manager della Nazionale, Gabriele Oriali.

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA