Italia, Mancini apre a El Shaarawy: «Se continua così sarà convocato»

Il ct azzurro si prepara a sfidare il Portogallo in Nations League: «Al primo posto ci crediamo. Zaniolo? Ha bisogno di giocare»
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COVERCIANO - Giornata intensa a Coverciano dove, dopo l'assegnazione della Panchina d'Oro a Massimiliano Allegri c'è stata la conferenza stampa di Roberto Mancini in vista del match di Nations League contro il Portogallo (sabato 17 novembre a Milano) e dell'amichevole con gli USA (martedì 20 a Genk, in Belgio). «Noi vogliamo continuare sulla strada evidenziata contro la Polonia - ha detto il ct dell'Italia -, questa è la strada da seguire. Abbiamo fatto un'ottima gara ma possiamo migliorare molte cose, come ad esempio fare gol molto prima e non soffrire. Primo posto in Nations League? Noi giochiamo per battere il Portogallo e San Siro ci darà una mano, sperarando poi che la Polonia vinca una gara nel gruppo o pareggi. È chiaro che noi vogliamo giocare per vincere ed essere propositivi».

ELSHA, BALO, BELO - Il ct azzurro ha poi parlato dei suoi calciatori, quelli convocati e quelli - alcuni illustri - lasciati a casa: «Bernardeschi? È fisicamente recuperato. Se non dovesse essere al meglio qualcuno lo sostituirà anche se con caratteristiche diverse. Balotelli bocciato? Chiariamo che qui nessuno è bocciato. Abbiamo un po' di tempo fino all'Europeo, ci sono tanti giocatori che fanno parte di questo gruppo e se giocano bene saranno chiamati. El Shaarawy è un caso lampante: se continuerà a far bene, lui come altri, sicuramente sarà chiamato. Lo conosciamo bene, per questo fin qui non è stato convocato, a vantaggio di chi non conoscevo e volevo vedere da vicino in allenamento. Belotti? Può fare molto di più,  migliorare ancora e tornare a certi livelli: per lui vale lo stesso discorso, se continuerà a migliorare tornerà fra i convocati. I giovani? Zaniolo è stato chiamato per vederlo in allenamento con noi. È solo un esempio.Ce ne saranno altri».

TRE NOVITÀ - Già questa volta è toccato a Tonali, a 18 anni già titolare in Serie B come regista del Brescia e considerato da molti l'erede di Pirlo: «È un giovane molto interessante con tecnica, qualità e grandi margini di miglioramento. Non lo conosco bene, non so se può rendere meglio da regista o da mezzala. Nelle ultime partite abbiamo visto dei progressi nel gioco ma, come detto, dobbiamo migliorare in fase realizzativa e in tutti i settori». Tra le novità, oltre al baby Tonali, ci sono Grifo dell'Hoffenheim e Sensi del Sassuolo«Grifo è un giocatore già convocato nell'under 19 e nell'under 21 e Chicco Evani mi ha detto che ha qualità e che merita di esser visto. Sensi gioca a certi livelli da qualche anno e può servire vedere alternative nel suo ruolo. Sensi? È giocatore di qualità che merita questa occasione».  

ATTUALITÀ - Il 'Mancio' ha poi risposto alle domande sull'attualità, a cominciare dalle dimissioni del suo predecessore Gian Piero Ventura che ha lasciato il Chievo dopo appena 4 partite: «Non conosco le motivazioni del suo gesto. Mi spiace umanamente: speravo che lui si potesse riabilitare, magari facendo un ottimo campionato e portando il Chievo alla salvezza». Inevitabile parlare della Panchina d'oro, assegnata per la quarta volta al tecnico juventino Massimiliano Allegri«Vince sempre il campionato, mi sembra normale che sia andata a lui e anche io l'ho votato. La Juve può vincere la Champions, bisognerà a vedere come staranno le squadre a febbraio-marzo. Cristiano Ronaldo? Per quanto fatto l'anno scorso penso possa meritare di vincere il suo sesto Pallone d'Oro».

MANCIO CON ANCELOTTI - Mancini si è poi detto d'accordo con Carlo Ancelotti, che ha proposto di sospendere le gare in caso di insulti dagli spalti: «All'estero il clima che si respira allo stadio è diverso ed pisodi di questa entità non accadono. La reazione di Mourinho allo Stadium? Non mi sembra che abbia fatto nulla di particolare, ci sta che dopo tanta pressione possa aver fatto quel gesto. In generale, la situazione degli insulti è da migliorare e fermare i match in caso di insulti potrebbe essere un segnale».


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