Svizzera-Italia 0-0: Mancini, record amaro

A Basilea fiera degli errori azzurra, occasioni fallite in serie culminate dal rigore sbagliato di Jorginho. Trentasei partite senza sconfitte, Nazionale nella storia ma il cammino verso il Qatar si complica
Svizzera-Italia 0-0: Mancini, record amaro© LAPRESSE
Vladimiro Cotugno
4 min

ROMA - Il record storico delle 36 partite senza sconfitte è l'amaro sorriso della serata azzurra a Basilea, dove l'Italia di Mancini si prodiga in una fiera incredibile di errori contro la Svizzera: una partita dominata ma chiusa senza reti, riuscendo nell'impresa di divorarsi tutto il divorabile - ciliegina sulla torta il rigore fallito da Jorginho - e di non sbancare il Saint Jacob's Park. Secondo pari consecutivo e qualificazione a Qatar 2022 che con ogni probabilità si deciderà il 12 novembre prossimo, all'Olimpico di Roma, per il ritorno di questa sfida.

Le scelte del ct: quattro cambi rispetto alla Bulgaria

Mancini cambia rispetto alla Bulgaria: Di Lorenzo a destra torna titolare, Chiellini e Bonucci coppia centrale, a centrocampo c'è Locatelli al posto di Verratti non al meglio, davanti Berardi titolare con Chiesa pronto a subentrare a gara in corso per spaccare una partita che si preannuncia complicata: Svizzera con una formazione molto difensiva, gioca Frei al posto di Xhaka positivo al Covid.

Berardi e Insigne si divorano il vantaggio

Intensità alta a Basilea, fallaccio di Sow su Insigne e primo cartellino giallo del match dopo meno di sei minuti. Il numero 10 azzurro è guardato a vista, si gioca molto su di lui e dalla sua parte arriva la prima grande chance azzurra prima del quarto d'ora di gioco, con Barella che serve Immobile sul filo del fuorigioco, diagonale respinto e ribattuta di Insigne bloccata in due tempi da Sommer. Qualche minuto dopo Barella respinge con la faccia un rilancio difensivo svizzero, la palla arriva a Berardi sulla destra che si accende, assist a Immobile che decide per la conclusione di prima sballando completamente il tiro.

Partita tutta in mano all'Italia, non appena la Svizzera prova ad affacciarsi timidamente fuori dalla sua metà campo sbanda paurosamente: Locatelli imposta il contropiede e manda in porta Berardi bravo a tagliare il campo, partire in posizione regolare e presentarsi a tu per tu con il portiere, graziandolo però con un sinistro debole e centrale. Occasione colossale sprecata dall'attaccante del Sassuolo, che prova a farsi perdonare subito dopo con un assist a centro area non sfruttato (sarebbe stata la fotocopia del gol di Locatelli all'Europeo proprio alla Svizzera) e con un tiro da fuori bloccato dal portiere. Si arriva alla mezz'ora con il monologo azzurro che vede Insigne salire in cattedra: tiraggir al termine di uno splendido scambio che non trova la porta e poi ciccata senza giustificazioni praticamente in area piccola, su un pallone carambolato. Giallo anche per Chiellini, Akanji prova di testa a mettere paura a Donnarumma, ma è ancora Insigne a provarci prima dell'intervallo: pericolo che un attento Sommer respinge con i pugni.

Sommer para rigore a Jorginho. Dentro Chiesa e Zaniolo

Si riparte senza cambi, con Chiesa e Zaniolo a scaldarsi pronti a entrare, e con il regalo di Rodriguez agli azzurri: rilancio sbagliato e palla regalata a Immobile, assist a Berardi che si fa stendere proprio dall'ex Milan in scivolata disperata, penalty sacrosanto che Jorginho si fa parare da Sommer. Si resta sullo 0-0, Mancini cambia e sorprende: dentro Chiesa per Berardi, e dentro Zaniolo a sorpresa per Immobile dopo un'ora di gioco. Cambia anche la Svizzera, forze fresche con Vargas e Zakaria, ancora Sommer eccezionale in due tempi sul tentativo velenoso di Insigne. Si arriva nell'ultimo quarto d'ora con Mancini che si sbraccia in panchina furioso, tante occasioni sprecate una dopo l'altra, Verratti per Locatelli ultima mossa e Zaniolo che si libera di Akanji in area ma scivola, sarebbe stato uno contro uno con Sommer. Donnarumma controlla un tiro a volo di Zakaria, si accende Chiesa che viene abbattuto nei pressi dell'area, il fortino svizzero tiene e si porta a casa un punto d'oro tenendo i discorsi mondiali tutti aperti (4 punti dietro gli azzurri, con due partite in meno). Prossimo appuntamento mercoledì contro la Lituania per tre punti pesantissimi.

 


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