Italia, Mancini lancia Gnonto titolare: un gol per la storia

La stellina azzurra in campo dal 1' contro l'Ungheria: se riuscisse a segnare, a 18 anni e 215 giorni, diventerebbe il più giovane marcatore nella storia della Nazionale
Italia, Mancini lancia Gnonto titolare: un gol per la storia© LAPRESSE
Fabrizio Patania
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CESENA - A distanza di appena un centinaio di chilometri, 72 ore dopo la notte di Bologna, i flash, le interviste e l’improvvisa esplosione di popolarità, Willy Gnonto si prende l’Italia. Il ct Mancini non lascia, anzi raddoppia e insiste, incantato dal coraggio e dal cambio di passo della stellina dello Zurigo. La decisione è presa. Stasera a Cesena giocherà dal primo minuto. E’ il suo momento. Giusto insistere, metterlo alla prova, verificarne la tenuta. Proveranno a inseguirlo i difensori dell’Ungheria di Marco Rossi, ex difensore di Torino e Sampdoria. Kehrer e i tedeschi di Flick sono rimasti folgorati dallo scatto di Wilfried, decisivo con il dribbling e l’assist a Lorenzo Pellegrini. Si è illuminato davanti alla Germania, portata ogni volta ad esempio per la capacità di lanciare i giovani (come Musiala) nei grandi club e in Nazionale.

Caccia al record

Gnonto era entrato al posto di Politano. Ha fatto la differenza sulla fascia destra, legato al terreno dal baricentro basso, velocissimo, capace di fuggire in accelerazione. Due gambe come tronchi, esplosività muscolare abbinata a una buona tecnica, abilità nel proteggere la palla. Ecco perché Sterling, stella del City e della nazionale inglese, è il suo idolo. Gioca e sa muoversi in qualsiasi posizione del fronte d’attacco. Mancini lo preferisce da esterno. Debutterà da titolare. Se riuscisse a segnare, a 18 anni e 215 giorni diventerebbe il più giovane marcatore nella storia della Nazionale. Come segnala Opta, il record appartiene a Bruno Nicolé, a rete nel 1958 con la Francia: aveva 18 anni e 259 giorni.

Si muove il Bologna

Papà Noel e mamma Chantal questa volta si emozioneranno davanti alla tv. Ieri hanno lasciato gli amici di Baveno, frazione di Verbania, per rientrare a Zurigo. Il lavoro chiamava, non si aspettavano giocasse di nuovo. Il destino sta prendendo forma sulla via Emilia. La favola di Gnonto è nata al Dall’Ara e chissà se Bologna lo riaccoglierà tra qualche mese. Mancini lo ha lanciato e la Serie A si è svegliata. Era inevitabile. Logica la conseguenza: cambierà il mercato del bambino prodigio di origine ivoriana, sinora concentrato tra Bundesliga (Friburgo e Hoffenheim interessate) e Eredivisie (Ajax e Psv). Si sapeva del Sassuolo. Carnevali lo ha messo in lista come alternativa nel caso in cui partisse Raspadori. Nelle ultime ore si è registrato l’inserimento del Bologna di Saputo e Sartori, nuovo diesse. Gnonto fa gola: lo Zurigo chiede 7 milioni, ma è in scadenza 2023 e si può prendere a meno. Certo la Nations League potrebbe tenere su il prezzo. Mancini lo studia. Gli addetti ai lavori in Svizzera lo segnalano come jolly per “spaccare” la partita. Sarebbe meno devastante quando gioca dall’inizio. In Super League ha totalizzato 59 presenze (con 9 gol e 7 assist): solo 12 volte è stato utilizzato da titolare, nelle altre 47 è subentrato, lasciando il segno come al Dall’Ara. Non solo caratteristiche. Conta l’età. Non ha ancora compiuto 19 anni. Deve giocare, giocare, giocare...


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