Bonucci e Belotti, il retroscena dopo la Finalissima contro l'Argentina

Contro l'Ungheria, il capitano della Juve e il Gallo (ai titoli di coda con il Torino) entreranno nella lista dei 23 prendendo posto in panchina
Bonucci e Belotti, il retroscena dopo la Finalissima contro l'Argentina© Getty Images
Fabrizio Patania
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INVIATO A CESENA - Bonucci e Belotti, come ha rivelato Mancini, avrebbero potuto lasciare il ritiro della Nazionale dopo la Finalissima di Wembley con l’Argentina: gli era stato concesso dal ct il permesso di rientrare. Hanno rinunciato e sono rimasti. Senso di appartenenza, spirito azzurro. Il capitano della Juve e il Gallo (ai titoli di coda con il Torino) oggi entreranno nella lista dei 23 prendendo posto in panchina. Dopo l’impegno con l’Ungheria, verranno liberati dal ct e potranno tornare a casa. Hanno speso tanto durante la stagione, verrà dato spazio ai giovani e alle new entry nelle ultime due partite con Inghilterra (sabato 11) e Germania (martedì 14). Il gruppo verrà scremato e ridotto a circa 28-30 giocatori, andranno via anche altri senatori, forse Florenzi e Barella. Dipenderà dalla condizione generale degli azzurri. Acerbi resterà, garantendo un’alternativa di piede sinistro al reparto difensivo.  

Italia, Bonucci può raggiungere Chiellini e De Rossi

Bonucci stasera al Manuzzi può toccare, entrando in corsa, il traguardo delle 117 presenze in Nazionale, raggiungendo il suo vecchio amico Chiellini e Daniele De Rossi. Un’altra curiosità: dal Mondiale 2014 in poi, non ci sono state due partite consecutive della Nazionale (nella stessa finestra azzurra) in cui non abbia giocato da titolare. Mancini lo ha lasciato in tribuna al Dall’Ara in occasione del confronto con la Germania e questa volta lo porterà in panchina, puntando dal primo minuto su Gianluca Mancini e su Bastoni, la stessa coppia impiegata a fine marzo nel playoff con la Macedonia. Il romanista non è stato ancora utilizzato. Il centrale dell’Inter è stato impiegato per 90 minuti con la Germania.

Italia-Ungheria, Donnarumma capitano

La Nazionale ha fissato il proprio quartier generale a Cesenatico. Donnarumma ieri ha lavorato a parte, evitando la partitella, ma è convinto di esserci e anche nel suo caso si può evocare l’attaccamento alla maglia azzurra. Il dolore non lo fermerà. La lussazione al quinto dito della mano sinistra non lo ha spinto a marcare visita e neppure ha rinviato il rientro al prossimo turno con l’Inghilterra, sabato a Wolverhampton. Se al Dall’Ara, per la prima volta, aveva indossato la maglia numero 1, stasera al Manuzzi debutterà da capitano. I gradi gli toccheranno per anzianità di servizio e il maggior numero di presenze tra gli undici titolari: 44 a 23 anni non sono poche. E’ l’eccezione azzurra. 


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