Italia, Mancini: "Ungheria forte. Immobile? Non si poteva rischiare"

Alla vigilia della decisiva sfida di Nations League a Budapest il ct azzurro spiega la rinuncia all'acciaccato centravanti: "Ciro ha provato a recuperare, ma non aveva senso. A loro basta il pari e sarà dura, ma vogliamo la final four"
Italia, Mancini: "Ungheria forte. Immobile? Non si poteva rischiare"© EPA
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BUDAPEST (UNGHERIA) - "Con Immobile ci abbiamo provato, ma non valeva la pena rischiare". Così Roberto Mancini spiega la rinuncia al centravanti della Lazio, già assente contro l'Inghilterra per un problema muscolare e out anche nel match di Nations League sul campo dell'Ungheria che, se vinto, darebbe agli azzurri il pass per la final four. "Ciro è stato bravissimo a stare con noi - ha aggiunto il ct dell'Italia nalla conferenza stampa della vigilia -. Poi stamattina abbiamo deciso di lasciarlo a casa anche perché non si allenava da tre giorni. Dispiaceva a lui e a noi, sarebbe rimasto volentieri come è rimasto con noi anche durante la prima partita. Ha voluto provarci, ma non si poteva rischiare". Quello dell'attaccante della Lazio è stato l'ennesimo forfait a cui ha dovuto far fronte il commissario tecnico: "Questo è il problema che hanno tutti i ct durante l'anno, chiamando i giocatori che hanno tanti impegni e tanti viaggi: magari a volte non sono in buone condizioni. La cosa più importante è aver voglia di venire in Nazionale, poi noi abbiamo sempre cercato di non creare problemi a nessuno. Quello che conta è che la Nazionale resti una cosa davvero importante per un giocatore, a volte bisognerebbe amarla un po' di più".

I complimenti a Rossi

Mancini sa che non sarà facile contro i magiari di Marco Rossi, reduci dal successo in Germania e sorprendentemente primi nel girone: "Giocare in Ungheria non è mai semplice, in panchina hanno un mio ex compagno di squadra che ha fatto un grande lavoro e mi fa piacere che abbiano fatto un'ottima Nations League. Negli ultimi 2-3 anni sono migliorati tantissimo e giocano un buon calcio, attaccano e si difendono bene. Abbiamo il cinquanta percento delle possibilità, anche se loro possono contare anche sul pareggio. Il fatto di esser qui a giocarci il primo posto a novanta minuti dalla fine ci fa comunque piacere, proveremo a passare il turno. Non poter giocare il Mondiale sarà una sofferenza enorme e andare alle sarebbe molto importante per i giovani ragazzi, che potrebbero così giocare nuove partite importanti e accumulare esperienza internazionale".

Il modulo e Raspadori

Se il modulo dovrebbe restare il 3-5-2 utilizzato contro l'Inghilterra, qualche novità potrebbe arrivare negli uomini: "Se saremo con l'assetto di San Siro, l'importante sarà attaccare con più giocatori.  Qualcosa comunque cambieremo, vedremo come stanno tutti i ragazzi. Davanti a 70mila spettatori l'Ungheria proverà a vincere e noi dovremo cercare di giocare con la massima tranquillità, cercando di difendere bene e di sfruttare le occasioni quando riusciremo ad attaccare". Così invece su Raspadori, passato in estate dal Sassuolo al Napoli e match-winner contro gli inglesi a Pescara: "Lo abbiamo portato agli Europei dopo che aveva giocato pochissime partite. Può diventare un giocatore importante ma deve crescere, ha poca esperienza a livello internazionale. Ha qualità tecniche importanti, sicuramente lavorerà per migliorarsi e potrà diventare un giocatore importante per l'Italia". Senza Immobile intanto potrebbe toccare di nuovo a Scamacca affiancarlo in attacco: "È ancora giovane, ha bisogno di fare esperienze importanti come quella che sta facendo (in Premier League con il West Ham, ndr). Deve trovare qualcosa che gli faccia scattare una molla, ha qualità importanti - ha chiosato Mancini - e deve cambiare qualcosa. Un calciatore con quelle qualità deve dare di più e sa che può farlo".


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