Zaniolo, altro no azzurro: il rapporto difficile con la Nazionale

Nicolò non sarà convocato dal ct per le amichevoli con Albania e Austria: l’ematoma alla coscia sinistra lo condiziona da settimane. E il feeling con Mancini fatica a decollare
Zaniolo, altro no azzurro: il rapporto difficile con la Nazionale© LAPRESSE
Guido D'Ubaldo
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ROMA - Nicolò Zaniolo è sempre nell’occhio del ciclone. Dopo aver portato la Roma agli spareggi di Europa League non è riuscito ad essere decisivo nel derby e contro il Sassuolo e adesso c’è una nuova puntata del suo difficile rapporto con la Nazionale. Non va in azzurro per le due amichevoli contro Albania e Austria, il suo nome non figurerà tra i convocati che saranno comunicati oggi. Nicolò contro il Sassuolo ha faticato anche in una collocazione tattica che non predilige, ma negli ultimi tempi ha avuto problemi muscolari, a causa di un grosso ematoma alla coscia. Contro il Ludogorets era partito dalla panchina per questo motivo, ma quando è entrato in campo ha cambiato la partita. Anche a Verona aveva stretto i denti, ha guidato la Roma alla rimonta, poi ha continuato a giocare, riuscendo a gestire il fastidio alla coscia. Ha spesso dato la sua disponibilità non essendo al cento per cento. 

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Scambi di informazioni tra medici

Il rapporto in azzurro è sempre stato tormentato. Certo, in passato non aveva gradito alcune dichiarazioni di Roberto Mancini, adesso però sarebbe felice di tornare in Nazionale. Ma in questi giorni c’è stato uno scambio di informazioni tra lo staff medico della Roma e quello della Nazionale, nel quale sono state rappresentate le condizioni del giocatore. Zaniolo deve convivere con questo problema, stringerà i denti anche per domenica, ultima partita prima della sosta, durante la quale avrà tutto il tempo per recuperare. C’è sempre stato dialogo tra il club e la Federazione, con costanti scambi di informazioni. In sostanza i medici della Roma hanno lasciato la decisione a quelli della Nazionale, facendo presente che c’è un problema che si trascina. Infatti Zaniolo sarà disponibile per la partita contro il Torino, pur non essendo al cento per cento.

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Rapporto difficile

Quando è stato convocato spesso Nicolò è tornato a casa dopo pochi giorni, i rapporti tra il commissario tecnico e l’attaccante romanista sono freddi, anche a causa di una serie di mancate risposte alle convocazioni per problemi fisici del calciatore giallorosso. A novembre scorso Zaniolo era stato convocato ma aveva lasciato Coverciano per un sovraccarico al polpaccio, mentre a ottobre era stato chiamato dopo l’infortunio di Pessina, ma il giallorosso aveva accusato un problema al flessore. Una presenza mai costante, senza mai riuscire a costruire un rapporto. A marzo, in occasione della sfida contro la Macedonia, che sancì la pesante esclusione dell’Italia dal Mondiale, Mancini lo aveva mandato in tribuna, salvo poi schierarlo, nella partita inutile contro la Turchia, senza rispiarmargli critiche alla fine perchè non giocava di squadra. A maggio Zaniolo era stato sì convocato ma, dopo la finale di Conference, era rientrato a Roma per una contusione alla coscia e alla caviglia. Infortuni veri e certificati dagli esami, ma che hanno allontanato Nicolò dall’azzurro e deteriorato i rapporti con Mancini, che è stato il primo a credere in lui, convocandolo in Nazionale prima ancora dell’esordio ufficiale con la Roma. L’allontanamento dalla Nazionale è dovuto anche ad alcuni comportamenti che non sono stati apprezzati nel club Italia. Il c.t. non aveva gradito i cori che Zaniolo aveva rivolto alla Lazio in occasione dei festeggiamenti sul pullman scoperto dopo la vittoria della Conference League. Il giallorosso avrebbe infranto il codice etico stabilito da Mancini. E la strada azzurra resta in salita. 


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