L’Italia di Mancini va oltre il Qatar: progetto rinnovamento

Il 2006 Pafundi è l’ultimo segno del cambiamento a Coverciano: interscambio con le under e scouting globale per gli oriundi, così il ct e Gravina progettano il futuro
L’Italia di Mancini va oltre il Qatar: progetto rinnovamento© Getty Images
Fabrizio Patania
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INVIATO A FIRENZE - L’autunno azzurro ha la faccia da bambino di Simone Pafundi. Sedici anni, frequenta l’istituto Volta di Udine, 31 presenze nel campionato Primavera. Nessuno poteva immaginare di vederlo in campo a Coverciano con Bonucci e Verratti. Un mese fa ha incantato nelle qualificazioni all’Europeo di categoria (4 gol e 2 assist in 3 partite) con l’Under 17 di Corradi. Respirerà l’aria della Nazionale. Chissà se e quando Mancini lo farà giocare. Per ora sembra il testimonial di un’idea. A fine maggio (tre giorni dopo il debutto in Serie A) lo aveva inserito nello stage riservato ai giocatori di interesse nazionale (53 nomi) e lo continua a tenere d’occhio. L’Italia come laboratorio. Una volta, per essere convocati, servivano un centinaio di presenze in campionato. Oggi accade il contrario. È il percorso inverso o da visionario del ct, alla ricerca del talento perduto nel punto di caduta più basso della storia. Fuori dal Mondiale per la seconda volta di fila. Un buco di dodici anni, se ci qualificheremo nel 2026.

Azzurri da 'inventare'

La crisi profonda del calcio italiano ha portato il ct verso l’unica risposta possibile: investire con coraggio sui giovani, dargli forza e visibilità, sperando di raccogliere i frutti entro un paio d’anni. Ora bisogna inventare nuovi giocatori, accelerarne la crescita. L’idea è stata sposata dalla Figc. Gravina ieri a Coverciano ha incrociato Tavecchio, che cominciò a parlare dei centri federali dopo l’estromissione da Russia 2018. «Il ct sta facendo sul campo un lavoro incredibile - ha spiegato il presidente federale -. Implica un rischio importante. Se lo fa Mancini, auspico lo facciano altri allenatori. Al Mondiale non andiamo, ma il progetto non cambia. Filosofia di rinnovamento. Comporta dei rischi. Si può vincere l’Europeo per i rigori, ma si può perdere un Mondiale allo stesso modo, aggiungendo l’altra coincidenza negativa degli 8-10 giocatori in meno nella partita con la Svizzera. Il talento, a livello giovanile, lo abbiamo. Mancano le opportunità. Proviamo a dargliene noi». Tentativo estremo di ribaltare la strategia dei club, concentrati sul prodotto straniero.

Dietro a Gnonto

Pafundi fa parte di una politica precisa in cui si calano i nomi di Fagioli, Miretti e Parisi. Sono le new entry nel gruppo formato in Nations League di cui il massimo esponente è diventato Gnonto. Oggi sembra un veterano. Era a Zurigo e non se lo filava nessuno. I club italiani l’hanno snobbato. L’ha comprato il Leeds e sta cominciando a farsi largo in Premier. E gli altri? Gatti si sta riprendendo dall’impatto tremendo con la Juve, Scalvini cresce con l’Atalanta, Pioli punta su Pobega. Mancini questa volta ha restituito Cancellieri e Salvatore Esposito a Nicolato e dall’Under 21 si è preso Samuele Ricci, regista del Toro. Segnali.

Stage

L’interscambio con le nazionali giovanili proseguirà. Samuele Vignato (Monza) e Tommaso Mancini (Juve), i più in vista dell’Under 19 di Bollini, entreranno nel prossimo stage di Coverciano (forse 19-22 dicembre, accordo in definizione con la Lega) organizzato da Mancini e dallo scouting agli ordini del coordinatore Maurizio Viscidi. Tecnici e osservatori sono stati investiti da una responsabilità profonda dopo il tracollo con la Macedonia. È la settimana più triste. Ci attendono le amichevoli con Albania e Austria nelle stesse ore in cui si accenderanno i riflettori di Doha. In via Allegri studiano le riforme. Gravina spinge per un utilizzo più ampio degli italiani, magari portando il limite dagli attuali 4+4 a 6+6 nelle rose di Serie A.

Frontiere

Si guarderà ancora agli oriundi. Carlos Augusto, esterno sinistro del Monza, deve solo completare la documentazione. Mancini lo chiamerà. L’italo-australiano Volpato, esordiente con la Roma di Mourinho, è stato stoppato a un passo dalla convocazione dell’Australia per il Mondiale. Nicolato l’ha inserito nell’Under 21. Si allargheranno i confini dello scouting. La Figc ha raggiunto l’intesa con due osservatori dall’altra parte dell’Oceano Atlantico. Controlleranno e segnaleranno, dagli Stati Uniti e dal Sud America, tutti i possibili talenti nella fascia d’età compresa tra i 15 e i 20 anni di origini italiane e con le credenziali per ottenere il doppio passaporto. Un data-base raccoglierà la ricerca. I federali mapperanno il talento italiano nascosto, da qualsiasi parte si trovi. Un lavoro lungo, faticoso. Dovrà portarci oltre il Qatar.


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