Mancini, cambia l'Italia. Ma su Retegui hai visto giusto

24 marzo 2022- 24 marzo 2023: a un anno esatto dalla sciagurata notte in cui la Macedonia ci eliminò dalla corsa ai Mondiali, il ko con l'Inghilterra, l'ha ribadito. Alcuni eroi di Wembley hanno dato tutto (Jorginho, Verratti); servono muscoli, corsa e Gnonto accanto all'oriundo
Mancini, cambia l'Italia. Ma su Retegui hai visto giusto© BARTOLETTI
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Xavier Jacobelli

24 marzo 2022- 24 marzo 2023: a un anno esatto dalla sciagurata notte palermitana in cui la Macedonia del Nord ci eliminò dalla corsa ai Mondiali. Il bruciante ko con l'Inghilterra, l'ha ribadito: alcuni eroi di Wembley hanno dato tutto (Jorginho, Verratti); la loro lentezza imbriglia la manovra, prevedibile e inconcludente; le verticalizzazioni sono un'illusione, il ritmo è moviolesco. Non è un caso che nella ripresa di Napoli, quando sono entrati Cristante e Tonali, l'uno e l'altro abbiano conferito la solidità totalmente mancata nella prima frazione di gioco.

Retegui scelta giusta

Su un uomo, Mancini ha visto giusto: Mateo Retegui. Il bomber venuto dalla fine del mondo ha ricevuto due palloni giocabili: il primo è stato ribattuto da Stones al minuto 38; con il secondo ha infilato Pickford al minuto 56. Il Tigre ha fatto molto più di ciò che ci si potesse aspettare da un debuttante assoluto, catapultato a Coverciano da Buenos Aires tre giorni prima e, ciononostante, fiero di avere indossato la maglia azzurra. L'ha spiegato in spagnolo, la sua lingua madre: subito, gli accademici della Web Crusca sono saltati su per stracciarsi le vesti. Gli stessi che l'italiano calpestano ogni giorno, biascicandolo e storpiandolo con il lessico di whatsapp. Retegui avrà tempo e modo anche per imparare la nostra lingua. Intanto, egli è stato una delle rare note positive di una serata infelice per il gioco, per il risultato, per quell'orribile primo tempo. L'altra risponde al nome di Willy Gnonto: il diciannovenne del Leeds ha giocato come dovrebbe giocare chiunque indossi la maglia di Luca, azzurro per sempre. Mancini a Malta cambi l'Italia. Un anno dopo la Macedonia, i debiti di riconoscenza con gli eroi di Wembley li ha saldati con gli interessi. Vincere non è l'unica cosa che conti, ma perdere come si è perso a Napoli, da campioni d'Europa in carica, non va per niente bene. Urge sterzare.


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