INVIATO A FIRENZE - Le abitudini non sono cambiate. Colazione entro le 10, pranzo alle 12,45 e cena alle 20. Spalletti ha fissato la riunione tecnica alle 12, ma già lunedì sera - dopo il primo allenamento e il discorso motivazionale di presentazione agli azzurri - ha convocato di nuovo i giocatori per una lezione video, inviando un messaggio di totale applicazione mentale verso il debutto di sabato a Skopje. La Macedonia, non intesa come frutta, prima dei pasti e vedremo se, questa volta, riusciremo a digerirla. Il giro di vite sotto forma di motivazioni non ha compreso l’introduzione di nuove regole. Si è affidato al buon senso, alla professionalità e alla serietà dei suoi giocatori. Rigido, ma comprensivo. Chiama per nome i suoi giocatori, li vuole felici, sorridenti. Il “cinque” dato a tutti, gli abbracci e le battute anche sul campo: cerca il pieno coinvolgimento, richiede grande concentrazione sul lavoro. L’allenamento fissato alle 17 con l’obbligo di rispettare l’orario di inizio della seduta. I giocatori, durante la mattinata, hanno la libertà di scegliere tra fisioterapia e lavoro in palestra. Classico riposo dopo pranzo. Niente di diverso rispetto alla gestione Mancini, anzi una differenza c’è: sul centrale di Coverciano un quadrato, disegnato con il gesso, ha sostituito il cerchio di centrocampo. Una linea tratteggiata (tipo yard del football americano) è stata aggiunta ai 25 metri, fuori dall’area di rigore. Il campo ridotto abitua i giocatori alle distanze ridotte, aumentando le pressioni e l’intensità. Usano lo stesso sistema diversi allenatori, come Pioli al Milan. Luciano, già ai tempi della Roma, aveva introdotto la novità.
Italia, sede e viaggio
Dal punto di vista logistico, ha ereditato il piano azzurro preparato dal suo predecessore a luglio. Un solo cambiamento: Mancini, quando ancora non pensava di dimettersi, aveva stabilito di partire per Skopje stasera, anticipando di un giorno il viaggio verso la Macedonia (e pensare che domani debutterà a Newcastle con l’Arabia Saudita). Il nuovo ct ha preferito la partenza classica nel giorno di vigilia: domani mattina rifinitura a Coverciano e charter nel pomeriggio dall’aeroporto di Peretola. La sede di Milanello, dove l’Italia si allenerà lunedì e martedì in previsione dell’Ucraina, era stata scelta dall’ex ct per evitare la scomodità del rientro a Firenze.
Italia, le prove di Spalletti