Occhi di ghiaccio e cuore caliente. In questo mix c’è la sintesi della vita di Fernando Llorente, campione del mondo e d’Europa, ma soprattutto di umiltà. Da settembre il suo capello biondo e le sue pupille azzurro oceano faranno breccia sui dispositivi degli italiani per commentare la Champions nel dream team di Prime Video. «Non ho ancora deciso cosa fare da grande - ci ha raccontato prima dell’evento Amazon a Roma - ho smesso un anno fa, allenare è una possibilità però adesso preferisco godermi la famiglia. Questa sfida però ha un fascino pazzesco».
In Champions subito le migliori, tutte contro. Le piace il nuovo format?
«Giocatori e tifosi vivono per le grandi partite. Questo format ha tutto per essere spettacolare».
Come la Spagna campione d’Europa? Nel 2012 lei era in campo.
«Nessuno si aspettava un gioco così. È il riscatto di De La Fuente, criticatissimo, che ha superato il nostro tiki taka. Ma anche di Olmo, di Fabian Ruiz, di Rodri che è il migliore al mondo e di Morata. Alvaro è stato meraviglioso».
Andrà al Milan.
«Uno così lo vorrebbero tutti, sarà un colpo unico per i rossoneri».
In Spagna lo contestavano.
«Ha sofferto di una pesante forma di depressione e quando toccano i tuoi cari è tutto più difficile. Contestavano? Lo massacravano. Ha dimostrato di essere il migliore».