Dai primi passi in Serie A con il Sassuolo di Roberto De Zerbi alla scelta di sposare il progetto tecnico del Napoli, per giocare in Europa e consolidare la sua posizione in Nazionale. Giacomo Raspadori, in una lunga intervista concessa a Vivo Azzurro TV, ha raccontato alcune tappe della sua giovane carriera, già ricca di gol ed esperienze importanti. Con Mancini e Spalletti, un rapporto speciale.
Italia, Raspadori: "Prima convocazione emozione forte"
Per Jack Raspadori, impossibile dimenticare la prima chiamata della Nazionale e le emozioni di quel momento: "Ero a cena con la mia famiglia e la convocazione è stata un’emozione forte - ha ammesso l'attaccante -. Lì per lì non ho realizzato bene, anche perché era veramente da poco che giocavo in Serie A. Quando ho scoperto che sarei rimasto nella lista dei 26, non mi sono reso conto di quello che stavo per andare a vivere. Sappiamo tutti poi come è andata a finire. Abbiamo vinto un Europeo in maniera fantastica, sono stato fortunato a partecipare a una competizione del genere. È un momento che non dimenticherò mai".
Raspadori: "Il gol più bello? Quello con l'Inghilterra il più emozionante"
Ci sono gol che non si dimenticano, soprattutto se segnati con la maglia azzurra. Raspadori, oggi a quota 7, ne sa qualcosa: "Il gol con l’Inghilterra a San Siro è stato forse il più emozionante, ricordo che c’erano i miei genitori in tribuna e di essere riuscito nel momento dell’esultanza a individuarli e a dedicarglielo. Poi, alla pari c’è il primo gol contro la Lituania, a Reggio Emilia. Doppiamente bello perché in quel momento ero ancora al Sassuolo e segnai nello stadio della mia squadra".
Raspadori: "Spalletti? Da quando c'è lui, sempre convocato"
Mancini il primo a credere in lui. Spalletti, invece, non ha mai smesso di puntare sul talento del Napoli: "Con il mister (Spalletti) abbiamo un bellissimo rapporto, ho avuto la fortuna di averlo a Napoli e anche prima, quando ancora ero al Sassuolo, mi aveva dimostrato la volontà con il direttore Giuntoli di volermi a Napoli - ha rivelato Raspadori -. Mi stima molto e lo dimostra il fatto che da quando c’è lui sono sempre stato convocato, anche nei momenti in cui non ho giocato tanto. Non è una cosa scontata perché di calciatori forti ce ne sono tanti. Devo ringraziarlo per questo".