Raspadori e il futuro: "Ho diversi obiettivi"
Il classe 2000 ha le idee chiare e non si pone limiti, tra Napoli e Nazionale: "A 24 anni non mi considero più un giovane, - ha sottolineato Raspadori a Vivo Azzurro TV - anche se per tanti può essere così. Sono molto ambizioso, ho diversi obiettivi. In questo momento della carriera vorrei completare la mia maturazione cercando di trovare spazio e continuità, di avere un minutaggio che mi porti a potermi esprimere al meglio. Sono convinto delle mie qualità e di avere ancora tanto da tirare fuori". Insomma, un chiaro segnale ad Antonio Conte, che al momento ha un undici predefinito e un parco attaccanti di livello dal quale attingere.
Raspadori e il fratello Enrico: "Lui era più forte, poi..."
Una famiglia talentuosa, che ha poi visto emergere un solo Raspadori: "Per me Enrico era più forte, era il fratello grande - ha raccontato con il sorriso Giacomo -. Cercavo di imitarlo e mi ha portato a spingermi oltre. Ho realizzato anche il suo sogno perché anche lui aveva questa forte passione. Mi riconosce sempre una differenza mentale rispetto a lui nell’essere determinato, ma tanta di questa mia volontà deriva dal fatto che ho avuto lui come esempio, come spinta ad essere il meglio possibile".
E oggi, nonostante i molteplici impegni con il Napoli e l'Italia, non intende abbandonare il corso di laurea in Scienze Motorie: "La mia famiglia non mi ha mai obbligato a continuare gli studi, ho sempre pensato che potesse essere un qualcosa in più per il mio percorso. Spero che la mia carriera duri il più a lungo possibile, ma questo è un mestiere che non ha vita lunghissima. Quindi penso che avere la possibilità di formarsi, di costruirsi un dopo sia fondamentale. Sono a metà del percorso - ha dichiarato l'ex Sassuolo -. Sono diventato papà, ho un po’ rallentato negli ultimi mesi per essere d’aiuto alla mia ragazza e alla bimba. Ma voglio riprendere con i ritmi di prima".