ROMA - I tre gol segnati alla Germania e soprattutto la reazione vista nel ritorno dei quarti di Nations Lague, con il pari strappato persino con qualche rimpianto (per un rigore dato e poi discutibilmente tolto dopo l'intervento del Var) dopo essere andati al riposo sotto 3-0, ha parzialmente cancellato il ricordo di un primo tempo disastroso e riacceso le speranze dei tifosi dell'Italia, del ct Luciano Spalletti e anche del presidente federale Gabriele Gravina in vista delle qualificazioni ai Mondiali del 2026 che si svolgerà in Canada, Messico e Stati Uniti.
Gravina e la frase sull'Italia ai prossimi Mondiali
Nessuno tra Coverciano e Via Allegri vuole prendere in considerazione l'idea di una terza esclusione consecutiva dalla rassegna iridata, ma il percorso degli azzurri parte già in salita visto il doppio successo della Norvegia nel girone I (in cui è finita dopo l'eliminazione dalla Nations League per mano dei tedeschi, che avevano vinto 2-1 a San Siro all'andata). Sei punti che costringono la squadra di Spalletti a fare risultato a Oslo il prossimo 6 giugno nell'esordio del percorso di qualificazione, per evitare che la corsa al primo posto del gruppo si faccia ancora più dura visto che l'accesso diretto è solo per la prima classificata, mentre la seconda andrà agli spareggi. "Giocare contro chi ha già sei punti come la Norvegia sarà un handicap psicologico che non deve condizionare la qualificazione al mondiale della Nazionale - ha detto Gravina dopo il consiglio federale di oggi (27 marzo) -. In America noi vogliamo esserci e siamo coscienti di volerci andare sapendo che abbiamo un percorso complesso davanti. La qualificazione non si ottiene solo con la storia e i ricordi ma conquistandola sul campo. E se ci sono carenze tecniche allora serve quella voglia di vincere per arrivare all'obiettivo, voglio rivedere la voglia del secondo tempo contro la Germania".