Fiorentina, Ndour: "Dopo anni all'estero sentivo il richiamo di casa. Il sogno? Vincere la Champions"

Le dichiarazioni del centrocampista nell'ultimo ritiro dell'Italia under-21. Il ricordo delle esperienze al Paris Saint-Germain e al Besiktas
3 min

Campione d'Europa con l'Italia under-19 nel 2023, la storia di Cher Ndour parte da Brescia, passa da Lisbona, Parigi e Istanbul (via Braga), e adesso si è fermata a Firenze. Adesso, il centrocampista è pronto a prendersi la scena in Serie A, giocandosi le sue carte con la Fiorentina. Dall'ultimo ritiro dell'Italia u-21, Ndour ha parlato ai microfoni di VivoAzzurroTV: “Sono stato benissimo all'estero, ma ultimamente mi scorreva dentro il richiamo di casa". Avvicinarsi un po' di più a casa, a Brescia: "Dove torno sempre, nel bar storico, per staccare, stare con i miei amici e la mia ragazza", per tentare di raggiungere i propri obiettivi: "Il mio sogno è vincere la Champions ed esordire in Nazionale maggiore".

La scelta dell'estero di Ndour: "Avevo bisogno di stimoli"

Classe 2004, ma già un curriculum da fare invidia, quello di Cher Ndour. Partito dal settore giovanile del Brescia, cresciuto in quello dell'Atalanta, prima di ricevere la chiamata del Benfica: "Da ragazzo avevo bisogno di stimoli, di affrontare nuove esperienze. Si è presentata la possibilità di andare all’estero e, anche se ero molto giovane, ho deciso di partire. Ho la fortuna di avere due genitori che mi sono sempre stati vicini e mi hanno seguito a Lisbona, Parigi e anche a Istanbul. Mi hanno sempre consigliato, lasciandomi però la decisione finale". A Lisbona vince la Youth League, mentre nell'estate 2023 aggiunge l'Europeo u-19 in bacheca: Avevo fatto tutta l’annata con l'Under 20, ma Bollini spinse per farmi fare l’Europeo Under 19. Alla fine ha avuto ragione lui. Eravamo una squadra molto forte, con talento da tutte le parti. L’unica partita in cui abbiamo sofferto è stata quella del girone con il Portogallo, in cui abbiamo perso 5-1.  Li abbiamo incontrati, segno del destino, in finale. Quando l’arbitro ha fischiato la fine è stata un’esplosione di gioia”.

Le esperienze a Parigi e Istanbul con Donnarumma e Immobile

Dopo il trionfo, la chiamata in Francia, al Psg: "Sono stato accolto da Gigio Donnarumma. Abbiamo legato subito, io poi venivo dalla vittoria dell’Europeo e la prima cosa che ha fatto è stata farmi i complimenti”. Solo 3 presenze in Ligue1, quindi il prestito in Portogallo, questa volta al Braga, e al Besiktas in Turchia, dove incontra un altro campione d'Europa, Ciro Immobile: "Ci siamo trovati molto bene, è stato importante poter parlare con lui. Anche perché il turco non è una lingua facile”,

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA