Ombre azzurre sulle strade per il Mondiale: Italia preoccupata

Prima l'Estonia poi Israele, ma per Buffon: "Al 90% sarà playoff". Agli spareggi da testa di serie, bisogna blindare il secondo posto
Fabrizio Patania
5 min

Si parla poco, anzi niente, di calcio. Era scontato, forse inevitabile, ma rischia di diventare un boomerang e può trasformare il cammino dell’Italia verso il Mondiale in una rincorsa a ostacoli. Infantino e la Fifa, si può dire, ci hanno beffato due volte. Il calendario a incastro con la Nations ha aperto una corsia preferenziale per la fuga della Norvegia prima ancora che Spalletti crollasse a Oslo. Israele, sorteggiata nello stesso girone, ha portato il conflitto di Gaza al centro del tema calcistico, provocando il dibattito (sterile) legato alla partita del Friuli. Udine blindata per motivi di sicurezza, lo stadio circondato dai cortei Pro Pal, ma l’Italia ha l’obbligo di giocare, altrimenti perderebbe 0-3 a tavolino, sprofondando in un’altra catastrofe sportiva. Sarebbe la terza di fila dopo aver saltato Russia 2018 e Qatar 2022. I timori di Gattuso sono comprensibili, le preoccupazioni di Gravina superiori. Per ora il presidente ha risposto nell’unica maniera possibile, cioè aderendo alle iniziative di Uefa Fondation for Children. La Figc contribuirà economicamente a due progetti di sostegno per le “azioni umanitarie di Medicins di Monde” (strutture sanitarie di emergenza) e per “Handicap International - Humanity & Inclusion” (kit di pronto soccorso e alimentari per bambini, riabilitazione per feriti gravi e persone disabili). «Siamo addolorati per quanto sta avvenendo, la Figc è attiva anche in altre zone di guerra, volevamo testimoniare la nostra sensibilità e vicinanza ai bambini palestinesi con un atto concreto». Chissà se basterà per placare le proteste. Gravina in serata è intervenuto all’inaugurazione del nuovo Museo del Calcio di Coverciano con Gattuso, Donnarumma e Buffon. Il capodelegazione nel pomeriggio aveva ripetuto un concetto già espresso. «Al 90% ci toccheranno i playoff e non ci deve essere alcun timore a parlarne, ma c’è un 10% in cui può ancora succedere di tutto e che può tornare 50% all’improvviso».

Italia, serve un miracolo per il primo posto

Qui e ora si fa il Mondiale. Sabato, al rimbalzo di linea tra Oslo e Tallinn, si chiarirà il quadro. Dal punto di vista sportivo, le strade sono due. In chiave primato, poche chances. Ci può aiutare Israele, ecco il paradosso, se sabato (ore 18) riuscisse a fermare la marcia di Haaland. Un pareggio riaprirebbe la corsa al primo posto, a patto di vincere le prossime tre partite (Estonia, Israele, Moldavia), così Gattuso si presenterebbe con un potenziale meno 2 sulla Norvegia il 16 novembre. Qualificazione al Mondiale negli ultimi 90' di San Siro con un solo risultato (la vittoria) per il sorpasso. Se la Norvegia sabato vincesse, gli azzurri giocherebbero a Tallinn (ore 20,45) sapendo che per rimontare lo spread di meno 16 in differenza reti (criterio determinante in caso di arrivo ex aequo) servirebbe un miracolo. Più o meno, vincere le prossime tre con la media del 5-0 in attesa del confronto diretto di Milano.  

Italia, l'ombra dei playoff: come funziona

Ventura era stato fatto fuori dalla Svezia, Mancini inciampò sulla Macedonia. Gattuso ha avvisato l’Italia, martedì va blindato il secondo posto, tenendo a distanza gli israeliani. Il sogno di Gravina sarebbe volare a Washington il 5 dicembre per il sorteggio di Usa, Canada e Messico. È assai più probabile presentarsi a Nyon il 21 novembre per gli ultimi quattro posti d’ingresso al Mondiale. Nell’urna entreranno le 12 seconde (in ordine di ranking Fifa) e le 4 migliori vincitrici dei gruppi di Nations non già qualificate. Sedici squadre divise in 4 differenti percorsi, una per ogni fascia. Gli accoppiamenti: prima contro quarta fascia e seconda contro terza (26 marzo); finale tra le vincenti il 31 marzo. L’Italia, testa di serie, giocherebbe in casa la semifinale. In quarta fascia possibili San Marino, Moldavia, Macedonia o Irlanda del Nord. La sede della finale verrà stabilita per sorteggio e può capitare di tutto. Quattro anni fa ci sarebbe toccato il Portogallo di CR7 in trasferta. 


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