Gattuso, la battuta sui playoff: "Per capire ci vuole un ingegnere nucleare. E se non va, vado lontano..."
INVIATA A UDINE - "Siamo stati bravi". Rino Gattuso lo dice e lo pensa. Da quando c'è lui l'Italia sta facendo tutto quello che può. Ma, a meno di miracoli dell'Estonia sul campo della Norvegia prima dello scontro diretto di San Siro, l'Italia non si qualificherà direttamente peri Mondiali. Dovrà passare dai playoff di marzo con la speranza che la terza volta sia quella buona. Prima, però, serviva battere Israele: "Siamo stati bravi- dice Gattuso - perché la partita di un mese fa ce la ricordiamo tutti, quando ci portarono a spasso. Gli abbiamo lasciato qualche palleggio in più, gli abbiamo dato qualche possibilità ma oggi il nostro spirito e la nostra partita sono stati positivi. Oggi avevamo tutto da perdere e non è facile giocare in un clima del genere, siamo stati molto bravi. Noi dobbiamo saper soffrire, poche squadre al mondo possono pensare di dominare ormai. Noi la qualità ce l'abbiamo, ma dobbiamo ritrovare quella compattezza che ci permette di sopperire anche a qualche errore". Adesso il pensiero è solo sui playoff: "Speriamo che Dio ce la mandi buona e che non ci siano infortuni o stanchezze varie. L'importante sarà avere una squadra compatta che sia in grado di stare bene in campo e fuori".
Gattuso, le parole in conferenza stampa
In conferenza, Gattuso ha poi spiegato: "La squadra mi è piaciuta molto, dobbiamo migliorare su tante cose ma ce ne sono altre positive. Mi piace la disponibilità dei ragazzi, si allena sempre al top, sta bene insieme. Mi piacciono tanto anche gli attaccanti, stanno un lavoro incredibile. E poi c'è la mentalità: sappiamo soffrire quando serve ma sappiamo anche che c'è tanto da lavorare". Sul playoff: "Come si fa a sottovalutare gli avversari? Il calcio è cambiato, ma come si fa. In questi giorni qualcuno faceva previsioni, ma per capire chi becchiamo ci vuole un ingegnere nucleare, io ho strappato i fogli. Non è questione di scaramanzia, ma io avevo una paura incredibile. Non si sottovaluta nessuno". Sui tifosi: "I presenti di oggi valgono 30mila. C'erano file incredibili, è stato tutto un valore incredibile, ma non dimentico i 6 milioni davanti alla tv, si percepisce che la gente vuole andare al Mondiale. Ho detto ai ragazzi di riposarsi poi mi sono corretto subito: che se riposano, giocano - ha aggiunto il ct -. I meriti me li prenderò solo se centrerò l'obiettivo altrimenti andrò a vivere lontano dall'Italia". Gattuso ride, ma la sensazione è che un fondo di verità ci sia: lui l'Italia la vive così.
Gattuso e le parole di solidarietà alla giornalista ferita
Gattuso, al termine della conferenza, ha anche voluto ringraziare le forze dell'ordine e ha espresso la sua vicinanza alla giornalista di RaiNews24, Elisa Dossi, colpita alla testa durante gli scontri di questa sera.
