Nicolato: "Tonali è il capitano, Spagna modello da seguire sui giovani"

Gli azzurrini si preparano per il match con la Bosnia, il tecnico avverte in conferenza stampa: "Sono una squadra solida"
Nicolato: "Tonali è il capitano, Spagna modello da seguire sui giovani"© Getty Images
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FIRENZE - Continua il cammino dell'Under 21 verso l'Europeo, con gli azzurrini di Nicolato che domani affronteranno la Bosnia e martedì la Svezia. Il tecnico vuole dare continuità dopo il doppio successo contro Lussemburgo e Montenegro, ma alla vigilia della sfida a Zenica sono due i grandi dubbi a preoccuppare l'ambiente: il meteo e il portiere. In conferenza stampa Nicolato ha parlato delle due situazioni: "Siamo stati accolti da molta pioggia, queste condizioni un pò ci preoccupano, speramo di trovare un campo all'altezza. Per la porta decido domani mattina chi gioca. Voglio prendermi il tempo che serve, confrontarmi con staff e giocatori, vedere gli ultimi allenamenti".

Nicolato: "Tonali il nostro capitano, Spagna da esempio"

Per dare una grande mano nei prossimi match è rimasto con l'Under 21 azzurra Sandro Tonali, centrocampista del Milan che Mancini avrebbe potuto portare già con se in Nazionale A. "Mi fa piacere che sia rimasto. Sicuramente è un valore aggiunto per noi, speriamo che poi lo dimostri in campo anche se non ho motivi per dubitarne. Non temo di poterlo perdere nel senso che se lo perdo è perchè andrà in Nazionale A e sarei molto contento per lui. Sono abituato a ragionare di volta in volta, ogni volta a valorizzare i giocatori che ho a disposizione e così continuerò a fare, ma quando Tonali sarà qui con noi sarà il nostro capitano". Un accenno alla partita della nazionale maggiore. Nella Spagna che ha vinto ieri a Milano c'erano tanti nati dopo il 2000: "Speriamo che ci insegni qualcosa, loro hanno una capacità altissima di produrre giovani. Al contrario di noi, che non abbiamo un bacino così ampio".

Nicolato: "Contento del lavoro svolto"

Per il resto Nicolato appare tranquillo. "Sono contento del lavoro svolto. E' la seconda volta che ci troviamo insieme, mi aspetto di aggiungere qualcosa a quel che abbiamo fatto in precedenza, di vedere miglioramenti. Le assenze? Devono trasformarsi in un'opportunità per chi c'è. L'infortunio di Carnesecchi? Ho piena fiducia in chi abbiamo portato qui". Un pensiero va anche alla Bosnia: "Molto ostica. Hanno un forte senso di identità, concedono pochissimo. E' una squadra che tende ad abbassare i ritmi per poi accelerare improvvisamente ed è pericolosa nelle ripartenze e pericolosissima sulle palle inattive. Sarà una sfida aperta fino alla fine. Ci aspettiamo una partita sporca, spezzettata, in cui bisogna saper buttare la palla nell'area avversaria, non limitarsi a cercare di portarla avanti col palleggio. Però senza metterla sulla guerra, non è nelle nostre caratteristiche, piuttosto nelle loro. Ma potrebbe succedere e dobbiamo essere pronti". E da questo punto di vista il centrocampo azzurro dà ampie garanzie: "Sa anche combattere, è composto da giocatori con una buona dose di aggressività".


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