Il miracolo Matera è pronto per volare: «Vogliamo la B»

Il calcio diventa in Lucania un volano della città che sarà capitale europea della cultura nel 2019. Il tecnico Auteri: «Qui siamo uomini veri, conta solo il lavoro»
Il miracolo Matera è pronto per volare: «Vogliamo la B»
Xavier Jacobelli
4 min

MATERA - Le rughe di Auteri raccontano la vita di un uomo che conosce la fatica, il sacrificio, il sudore. Sin da quando, ragazzino, portava sulle spalle i sacchi di cemento all’ultimo piano del cantiere dove faceva il muratore o quando raccoglieva le mandorle, sotto il sole a picco. «Bei tempi, sa? Il motorino me lo sono comprato così». Ride. Ha gli occhi come due fessure e l’aria di chi sa quel che vale. Per questo, è in credito con il calcio. A 55 anni, Gaetano sente sia arrivato il momento di volare alto.

SASSI BOOM - Auteri è un siciliano nato a Floridia, Siracusa, ma potrebbe essere benissimo uno di Matera, città di irripetibile, abbacinante bellezza, la cui gente impasta il lavoro con la dignità e con la fierezza che le sono proprie. Per guadagnarsi il titolo di capitale europea della cultura 2019, qui si sono ingegnati, hanno sgobbato, si sono meritati un evento lungo un anno che cambierà la storia di questa terra. Anzi, la sta già cambiando, a giudicare dal boom turistico senza precedenti. Per il ponte di Ognissanti non c’è più un posto; nel solo ultimo anno, sono spuntati 1.500 nuovi posti letto. Il documento operativo approvato dell’Unione europea quantifica in 52 milioni di euro la spesa destinata alla programmazione culturale e destina 650 milioni di euro alle spese in conto capitale, per gli interventi in città e nell’area circostante: infrastrutture, trasporti, riqualificazione urbana, energia, sviluppo del digitale.

LO STADIO - Dei 52 milioni, 15,6 arriveranno da Bruxelles; 25 dalla Regione Basilicata; 5,2 dal Comune di Matera. Le spese in conto capitale riguardano sia i progetti già finanziati sia quelli in via di finanziamento per le infrastrutture: la metropolitana leggera per la città; il collegamento autostradale Gioia del Colle-Pollino; il bypass viario Matera-Taranto; il potenziamento della Bradanica, la strada statale 665 che si snoda fra Puglia e Lucania nel tratto Foggia-Matera; il miglioramento del collegamento ferroviario tra Bari e Matera. Qui la stazione c’è, ma, per arrivare a quella di Bari e all’aeroporto di Bari, con le Ferrovie Appulo-Lucane ci vogliono circa 90 minuti. La capitale europea della cultura vorrebbe raddoppiare la linea, per scendere a 55 minuti, con 50 treni in più sulla linea Matera-Altamura-Bari. E poi c’è lo stadio: si chiama XXI Settembre-Franco Salerno. XXI settembre, perchè ricorda la data dell’insurrezione popolare contro i nazifascisti, il 21 settembre 1943 e della strage compiuta dai tedeschi contro i materani, primo popolo del Sud a ribellarsi; Franco Salerno è il nome del presidente reso immortale dalla storica promozione in B del ‘79. L’assessore allo Sport, Massimiliano Amenta, ha soltanto 27 anni. Pronuncia parole confortanti: «I rapporti con il club sono ottimi, l’amministrazione punta ad ammodernare l’impianto nel centro della città, rendendolo moderno e funzionale entro il 2019». I dirigenti e i tifosi biancoazzurri lo prendono in parola.

GIBSON E PASOLINI - Date queste premesse, si capisce perché anche il calcio possa essere uno dei volani della Città dei Sassi, se la squadra ritornasse in serie B dove manca da trentasei anni, con ricadute mediatiche che farebbero impallidire l’Effetto Mel Gibson e la sua Passione di Cristo, girata fra qui e Cinecittà nel 2004, quarant’anni dopo Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini. A un anno di distanza, Auteri è ritornato nel posto giusto al momento giusto, dopo essersi coperto di gloria a Benevento, che ha portato in serie B quattro mesi fa. Gaetano, classe ‘61, ha smesso presto di fare l’attaccante, per via delle ginocchia cigolanti. Ha fatto l’allenatore dei portieri all’Atletico Leonzio, ha vinto un campionato di C2 senza patentino, poi è diventato un tecnico di professione. Tampinare le tappe della sua carriera significa fare un lungo giro: Atletico Catania, Ragusa, Igea Virtus, Avellino, Crotone, Martina, Siracusa, Gallipoli, Siracusa, Catanzaro, Nocerina, Latina, Matera, Benevento e Matera, l’ultima fermata.

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