Bisceglie, patron Canonico si dimette: "Non iscriverò più la squadra"

L'ormai ex numero uno: "Amareggiato e deluso, sono la stanco di subire una caccia all'uomo"
Bisceglie, patron Canonico si dimette: "Non iscriverò più la squadra"
8 min

BISCEGLIE - Addio importante in casa del Bisceglie, un addio che scuote il club pugliese stesso. Il presidente Nicola Canonico ha dato l'annuncio delle sue dimissioni con una nota diffusa attraverso i canali ufficiali della società nerazzurra.

La lettera

"Sono stanco di subire la caccia all'uomo!
Sono amareggiato e deluso. È doveroso, a questo punto, mettere a conoscenza di tutti voi, accadimenti deplorevoli che il sottoscritto, presidente dell'A.S. Bisceglie Calcio, ha dovuto subire sin dall'inizio del campionato di calcio di Serie C in corso.
Già alla 4^a giornata di campionato, ancor prima della gara, sul cancello del passo carrabile adibito all'ingresso di calciatori e tesserati dello stadio G. Ventura, mi sono ritrovato a dover leggere una scritta (effettuata a vernice con bomboletta a spray) "CANONICO INFAME".
Dopo il match e relativa sconfitta per 0 a 3 con un Potenza Calcio secondo in classifica (alla 4^a giornata), insoddisfatto e amareggiato dalla prestazione della mia squadra, mentre mi accingevo a raggiungere il parcheggio interno dello stadio Gustavo Ventura, cinque minuti prima del fischio finale, mi sono ritrovato ad essere bersaglio unico di parolacce e insulti, proferiti da una parte della gradinata, in particolare dai sostenitori del gruppo "Vecchio Guardia".
Alla 6^a giornata, in occasione del match casalingo con la Casertana, terminato per 0 a 0, ad esser stato preso di mira questa volta, con insulti e parolacce, è stato mio figlio Emanuele.
In occasione del match con la Ternana, (seconda in classifica alla 10^a giornata) terminato 0 a 1, nonostante non fossi presente in tribuna per impegni lavorativi inderogabili, sono stato ancora una volta vittima di insulti e cori offensivi da parte di alcuni "sostenitori" della gradinata.
L'ultimo atto di questi atteggiamenti irriguardosi nei confronti miei e della mia famiglia è avvenuto ieri 27 ottobre 2019, alla fine del match contro la Virtus Francavilla, terminato per 0 a 1, dove già durante i minuti finali dell'incontro, il leitmotive della Vecchia Guardia è stato intonare un coro con "CANONICO BASTARDO" oltre ai successivi insulti protrattasi fino all'abbandono, da parte mia, dell'impianto sportivo.
Contestare è legittimo ma insultare pesantemente no!
Ho accettato con rammarico la civile contestazione da parte dei ragazzi del gruppo organizzato "Ultras Bisceglie", che durante i minuti finali dell'incontro di ieri, ha ammainato bandiere e striscioni abbandonando in segno di protesta la gradinata, dando segno tra l'altro, di una maturità e di una sportività da cui il gruppo Vecchia Guardia e qualche altro fido sostenitore, dovrebbe prendere esempio.
Evidentemente dissapori e malumori venutosi a creare tra alcuni sostenitori ed il sottoscritto, per alcuni avvenimenti del passato, non sono stati messi da parte, nonostante le mie pubbliche scuse proferite la scorsa estate durante la presentazione della squadra e divulgate anche precedentemente a mezzo stampa .
Altro capitolo degno di nota sono le promesse non mantenute da parte del sindaco dott. Angarano e dell'amministrazione comunale di Bisceglie, prima nei confronti della nostra società e poi nella mancata manutenzione dell'impianto sportivo G. Ventura.
Dopo tutto il calvario che già conoscete in merito alla riammissione, quest'anno, del Bisceglie Calcio in serie C, l'impianto sportivo dopo i lavori iniziali di potenziamento dell'impianto d'illuminazione e l'apposizione di nuovi seggiolini numerati (come da direttive Lega Pro per l'omologazione dell'impianto stesso e l'idoneità ad ospitare incontri di serie C), è stato praticamente abbandonato e dimenticato. L'integrazione nel settore gradinata di ulteriori n.600 seggiolini dopo la posa iniziale di n.905, non è stata mai portata a termine. Questo ha determinato l'impossibilità di poter ospitare altri tifosi e sostenitori oltre ad aver creato un danno economico per le casse societarie, derivante dal numero limitato di biglietti disponibili e vendibili rispetto alla capienza originale e prevista dello stadio.
Inoltre, in merito ai punti bar all'interno dell'impianto, il Comune di Bisceglie non avendo indetto una gara di appalto per l'assegnazione degli esercizi commerciali per la vendita di bevande, è doveroso evidenziare che per sopperire a questa difficoltà, il sottoscritto si è fatto carico per ben 3 giornate casalinghe dell'acquisto di n.2000 bottigliette d'acqua (per incontro) per evitare che nell'impianto potesse mancare acqua potabile per tifosi ed ospiti, e comunque, nonostante tutto non è mancata la contestazione!
Un'altra menzione la merita il manto erboso del Ventura, ai limiti della praticabilità, duro e con l'impianto d'irrigazione guasto; un terreno di gioco su cui risulta davvero difficoltoso giocare a calcio e soprattutto catalizzatore di probabili infortuni e affaticamenti muscolari.
Promesse disattese, telefonate senza risposta, menefreghismo e mutismo generale dopo le molteplici sollecitazioni, ma dell'amministrazione comunale non c'è stata più traccia assieme all'ultima promessa nei confronti del settore giovanile del Bisceglie Calcio, ovvero quello di poter far giocare le categorie Berretti e Under 17/15 sul campo Di liddo a Bisceglie. L'ennesima promessa trascurata ci ha portato a dover organizzare allenamenti e gare ufficiali dei ragazzi presso il Capirro Sport Village a Trani.
Alla luce di questi avvenimenti, di continue contestazioni e dello scarso rendimento da parte di alcuni giocatori della rosa (arrivati qui a Bisceglie con un palmares invidiabile), quali ulteriori colpe posso assumermi? Non voglio cercare attenuanti, ma anche l'indisponibilità per infortunio di alcune pedine importanti, prestazioni al di sotto delle aspettative, eventi sfortunati e mancanza di tempo per l'ambientamento al calcio italiano di calciatori stranieri, hanno sicuramente inificiato prestazioni e risultati sportivi.
Sono profondamente rammaricato ma anche esausto.
Dopo quasi 9 anni di passione e dedizione per i colori neroazzurro-stellati credo che sia arrivato il momento di porre la parola FINE a questo tormentato "amore sportivo". C'è stata poca pazienza da parte di tutti, motivo per cui rassegno le mie dimissioni in qualità di patron e presidente dell'A.S. Bisceglie Calcio. A questa decisione, segue rigoroso silenzio stampa da parte di tutti i tesserati e comunque di tutti i collaboratori della società.
Lascio, quindi, un patrimonio nelle mani dei dirigenti biscegliesi, una società senza debiti, un club iscritto in serie C e spero anche con tutto il mio cuore che venga individuata una persona o un imprenditore in grado di portare avanti la gloriosa storia calcistica della vecchia "Stella del Sud". Non pretendo denaro, pur avendone investito tantissimo, ma solo che venga sostituita la fideiussione posta a garanzia per l'iscrizione della squadra al campionato. Chiunque rilevi la società potrà attingere dal mercato degli svincolati e magari investire nel calciomercato invernale per poter raggiungere la tanto agognata salvezza.

In caso di malaugurata assenza di soggetti disposti a rilevare la squadra, voglio rassicurare i veri tifosi e gli appassionati neroazzurro-stellati, che la squadra A.S. Bisceglie Calcio porterà a termine il campionato in corso in autogestione, precisando, fin da oggi, tuttavia, che non sarà comunque effettuata alcuna iscrizione al prossimo campionato".


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti