Lucarelli: "Il calcio finanzia lo sport! Gradualmente, ma deve ripartire"

L'allenatore del Catania: "Nell'immaginario collettivo i calciatori vanno in discoteca e stanno con le veline, ma in Serie C guadagnano 1300 euro al mese"
Lucarelli: "Il calcio finanzia lo sport! Gradualmente, ma deve ripartire"© LaPresse
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ROMA - "Sono favorevole ad una ripresa graduale, pian piano bisognerà cercare di tornare alla normalità, sia dal punto di vista professionistico che amatoriale". Questa l'opinione dell'allenatore del Catania Cristiano Lucarelli sulla situazione Coronavirus. Si parla di un progressivo allentamento delle misure restrittive che, forse, vedranno anche la ripresa degli allenamenti: "Parliamo di sport, ma c'è gente che da due mesi non porta a casa lo stipendio - ha ribadito Lucarelli ai microfoni di Radio 24 -. Sono d'accordo sul non sentirsi privilegiati e mi incazzo quando la gente parla dei calciatori. In Serie C guadagnano 1300 euro al mese e magari da Reggio Calabria passano a giocare a Bolzano: oggi sono in difficoltà economica - ha ammonito -. Il calcio ha prima di tutto una valenza sociale, bisogna riportarlo nelle case delle persone, piaccia o non piaccia. Finanzia anche le altre discipline del sistema sportivo italiano, ma nell'immaginario collettivo ci sono quei dieci calciatori che stanno con le veline, tra discoteche e soldi. Dieci giorni fa il problema erano i calciatori, ma vengono pagati da privati e versano al fisco in maniera proporzionata". L'eventuale stop potrebbe costare carissimo a tanti club: "Se fallisce una società di calcio non c'è solo il calciatore, ma tante persone che per la società lavorano. Sorteggio per la quarta promozione in Serie B? Con tante squadre che partecipano mi è difficile pensare che si possa premiare una squadra arrivata decima" ha concluso Lucarelli.


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